Gli archivi non perdonano. L’assessore Christian Tommasini ha firmato lunedì una dura nota insieme al segretario del Pd Alessandro Huber contro la ipotesi di doppia cittadinanza inserita nel programma del nuovo governo austriaco: i due lanciano l’allarme che «si possa pensare a cittadini di serie a e di serie b, da dividere sulla base di una presunta “linea di sangue” che ci ricorda pericolosi spettri del passato». Ma sul web circola una intervista sul nostro giornale il 20 dicembre 2009, che vedeva un Tommasini favorevole: «Se spostiamo il dibattito politico su questo tema, lo distogliamo dalle rivendicazioni delle destre, introducendo una buona pratica: senza togliere niente a nessuno, rassicuriamo tutti. La popolazione di lingua tedesca, ma pure i tanti mistilingui, si sentiranno più tutelati, avendo in mano anche la cittadinanza austriaca. E a quelli di lingua italiana non verrà sottratto nulla. Per questo vorrei lanciare un appello alla Svp: uniamoci per rendere possibile questa proposta, cui lo stesso onorevole Bressa sta lavorando a Roma, dove si sta trattando la riforma del diritto di cittadinanza».