Il Pd: «Casa di riposo? Meglio un polo in via Sottomonte»

Il gruppo consiliare: non ampliare la struttura esistente «Invitiamo il primo cittadino a riconsiderare la sua scelta»


di Bruno Canali


LAIVES. Il progetto per ampliare di ulteriori cinquemila metri cubi circa la casa di riposo all’angolo fra via Dante e via Peter Mayr a Laives continua a far discutere i gruppi politici. Il consiglio comunale, qualche sera fa ha approvato intanto la variazione urbanistica necessaria per poi proseguire con questa intenzione da parte dell’ente privato che gestisce la struttura (convenzionata col Comune) e già in quella sede ci sono state polemiche fra opposizione e maggioranza. Tutti d’accordo, si sono detti, sulla necessità di garantire agli ospiti della casa di riposo le migliori condizioni di degenza possibili; le divergenze invece sono arrivate in merito alla spesa (attorno ai 5 milioni) per avere poi anche 8 o 9 posti letto in più. Il nodo della discussione è rappresentato dal fatto che, con un ulteriore ampliamento, l’attuale casa di riposo saturerà tutti gli spazi che ha a disposizione, mentre nel prossimo decennio (hanno ribadito i gruppi di opposizione) stando alle proiezioni demografiche e all’invecchiamento della popolazione, serviranno almeno una quarantina di posti letto in più per gli anziani locali.

Contrario quindi a questa operazione tutto il gruppo consiliare del Pd (oltre che gli altri consiglieri di opposizione, schierati sullo stesso versante) Pd che ha ribadito la bocciatura dell’operazione in una conferenza stampa organizzata ieri. «Il Pd locale - si legge in una nota - pensa che Laives possa aver il suo polo di eccellenza proprio sviluppando un progetto di ampio respiro di un centro polifunzionale in via Sottomonte in zona Domus Meridiana (struttura di proprietà comunale, a gestione pubblica). Qui potrebbe essere ampliata l’attuale casa di lungodegenza (esiste anche uno studio di massima) per colmare il gap dei posti letto necessari tenendo conto che i terreni sono provinciali. Andrebbe anche creato un polo sociale utilizzando l’edificio che ora è occupato dal laboratorio provinciale quando lo stesso si sposterà a Laimburg nel 2019. Anche gli spazi all’aperto non mancherebbero e determinerebbero un’altissima qualità di vita. Per non parlare di un’integrazione fra anziani e giovani progettando spazi comuni, laboratori e tanto altro. Ci potrebbero essere spazi dedicati a malati di varia natura lungodegenti, ludopatici, malati di Alzheimer, ecc. Tutto questo con costi ragionevoli tenendo conto del tariffario provinciale per questo tipo di strutture. In conclusione, sollecitiamo il sindaco e la sua amministrazione a riconsiderare, alla luce di quanto detto, la realizzazione di quest’opera e di cominciare a guardare al futuro senza pensare esclusivamente al risultato elettorale immediato. Stupisce che anche una forza politica come il Movimento 5 stelle, attento allo sperpero di denaro pubblico, nel recente consiglio comunale non abbia proferito parola».













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