Verso il 9 ottobre fra appelli e dibattiti: giovedì al Cristallo Guido Denicolò parla di mistilingui e convivenza

Il Pd: «Italiani, dichiaratevi italiani»

Censimento, appello di Tommasini a compattarsi: «I numeri contano»



BOLZANO.Censimento, meno cinque. Il conto alla rovescia verso il 9 ottobre - data precisa a cui verranno riferiti i dati della rilevazione - costringe politici e addetti ai lavori a rimediare alle non poche carenze d'informazione su questo rito statistico che dobbiamo affrontare ogni dieci anni. Ieri sera, vertice del PD bolzanino da cui è uscito anche un appello a una dichiarazione "serena", a un diritto-dovere che per la prima volta scoraggia gli opportunisti. Insieme ai dati sulle famiglie e sulle abitazioni, comuni a tutti i formulari nazionali, in Alto Adige siamo chiamati a rendere una dichiarazione linguistica anonima, indipendente da quella nominale e personale già depositata in Tribunale per fini giuridici.E dunque questa volta non ci sarà motivo di dichiararsi di un gruppo diverso. Per il PD, parla il viepresidente della Provincia Christian Tommasini: «Direi che è importante giocare bene con le regole che ci sono adesso, quelle introdotte nel 2005 con la separazione della dichiarazione etnica personale da quella anonima a fini statistici, che dovrebbe evitare le dichiarazioni di comodo. È vero che ci sono altri problemi come quello dei mistilingui, ma se si coglie l'occasione di fare una fotografia veritiera, fedele, dell'Alto Adige di oggi, questo servirà da stimolo per affrontare i nuovi problemi. Che non devono distrarre dall'obiettivo di oggi: un censimento realistico, una dichiarazione più serena che in passato». Così il PD. Giovedì prossimo toccherà invece al giurista Guido Denicolò, che parteciperà al Teatro Cristallo alle ore 20.30 a una serata organizzata dall'associazione Convivia sul tema del censimento 2011. «Separati in casa: il censimento etnico 2011» è il titolo della serata con Denicolò, protagonista storico delle battaglie langeriane contro le gabbie etniche. «Mi considero un reduce, un ex combattente di certe battaglie iniziate nel 1981 con Langer - ci anticipa Denicolò. Del resto c'è ancora molto da fare, le battaglie non sono finite, ma io non sono più in prima linea». Giovedì andrà comunque a trattare il tema della convivenza (di quelli che chiama "separati in casa", cioè italiani e tedeschi) e quello dei mistilingui. «I mistilingui - dice - sono un numero imprecisato, sicuramente alcune decine di migliaia. Se devo fare previsioni, credo che l'1-2 per cento degli italiani che si dichiararono tedeschi ora ridiventerà italiano, e a questi si aggiungeranno molti degli immigrati ora residenti qui». In molti d'accordo su un punto: se i mistilingui potessero dichiararsi tali al censimento, sarebbe un bel passo avanti. «Certo - continua Denicolò - ma bisogna anche mettere mano alla proporzionale, che ha esaurito il suo compito, e allo Statuto, che per primo dovrebbe riconoscerli. La mia proposta è di sospendere la propozionale per 5 anni, creando un osservatorio per monitorarne le conseguenze. Sarebbe un tentaticvo di ritorno alla normalità».













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