Il piccolo falco impara a volare grazie ai volontari

Era stato trovato un anno fa denutrito nei boschi di Monticolo. Gli hanno anche insegnato a procurarsi il cibo



Un piccolo di falco pecchiaiolo è stato liberato nel bosco di Monticolo dai volontari del Centro di recupero avifauna di Bolzano (Crab), sotto la supervisione alla Guardia Forestale. Il rapace, trovato l'anno scorso nella frazione di Frangarto, era denutrito: «Probabilmente la madre non lo trovava più o non lo riconosceva. Quando lo abbiamo recuperato avrà avuto qualche mese al massimo», spiega Maria Luisa Righi, che da dodici anni fa la volontaria. Il falco è stato preso in cura nel centro del Crab di via Rio Molino, dove ha avuto la possibilità di crescere senza fretta: «Non sapeva volare, quindi non potevamo liberarlo subito – continua Maria Luisa Righi – e gli abbiamo dovuto insegnare anche a procurarsi il cibo».

Il piccolo falco è stato portato, in un secondo tempo, in un centro specializzato di Verona, dove ha potuto imparare a volare e a cacciare in spazi aperti, grazie alle grandi strutture a disposizione del complesso veneto, uno dei più qualificati del Nord-Est «Non appena è diventato autosufficiente è tornato a Bolzano, perché la legge prevede che gli animali vengano liberati nel luogo in cui sono stati trovati».

Claudio Calissoni, presidente del Crab, ha liberato il piccolo rapace: «Ora ha circa un anno e mezzo, abbiamo deciso di renderlo libero adesso perché a settembre la sua specie migrerà verso l'Africa». Infatti il falco pecchiaiolo arriva sulle nostre montagne in primavera e poi, una volta finita l'estate, torna a sud del Sahara per trascorrere l'inverno. «Monticolo è il luogo ideale per questo animale, perché ci sono molti insetti e piccoli uccelli che sono le sue prede preferite. Per qualche giorno girerà intorno al lago per capire dove si trova e poi, verso la fine della bella stagione, seguirà i flussi migratori e volerà in Africa».













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