«Il Polo? Impossibile iniziare i lavori nel 2012»

L’assessore Gallo, stupito della fretta di Durnwalder e Mussner, sollecita una decisione condivisa di Comune e Provincia: «Ma il Classico non traslocherà»


di Fabio Zamboni


BOLZANO. «La Provincia ha fretta di iniziare i lavori del nuovo Polo bibliotecario trilingue? Sarebbe bello capire il perché di tutta questa fretta»: l'assessore comunale ai Lavori pubblici Luigi Gallo non si capacita della spinta in avanti data nei giorni scorsi dal presidente Durnwalder, che vuole accelerare soprattutto sulla nomina del direttore della nuova importante struttura che, a suo dire, dovrebbe essere di nomina provinciale. «In realtà _ commenta Gallo _ io non sono proprio in prima fila in questa questione, che stanno seguendo soprattutto i l sindaco e l'assessorato alla Cultura. La mia competenza entrerà in gioco al momento di iniziare i lavori, anche se l'appalto spetta alla Provincia. Noi seguiremo soprattutto le questioni patrimoniali e della viabilità. Comunque, la settimana scorsa ne abbiamo parlato in giunta comunale perché questa storia della nomina ci pare un po' strumentale».

E cosa dice dell'assessore Mussner che vuole iniziare i lavori praticamente subito, costringendo il Liceo Classico Carducci a un trasloco prima di quello definitivo nella nuova sede? «Ovviamente ci teniamo tutti al Polo bibliotecario, ma faccio veramente fatica a capire certe spinte. Noi pensiamo che vadano considerate e rispettate le storie di tutte e tre le biblioteche di Bolzano che lì troveranno la loro nuova casa comune. La posizione della maggioranza comunale è che quindi tutto vada concertato, condiviso con la Provincia, senza mettere paletti. Ci sono dei gruppi paritetici che già ci stanno lavorando e non vedo motivi per uscite come quelle di Durnwalder, che ha lasciato tutti un po' perplessi».

«Il Polo – prosegue Gallo – è un grande progetto unico, ma riguarda la città e non può essere gestito senza un confronto aperto e chiaro con la città, con il Comune. Dal mio punto di vista non servono due o tre consigli d'amministrazione, si dovrebbero trovare forme unitarie di gestione che vanno concertate. E' un grande progetto, cerchiamo di non rovinarlo». Oltre che a livello politico, la preoccupazione per la fretta della Provincia è entrata anche direttamente in quello che sarà il nuovo Polo: il Liceo classico Carducci provvisoriamente ospitato nel vecchio edificio di Via Longon che verrà demolito, è atteso nell’estate del 2013 da un nuovo e definitivo trasloco nella nuova sede adiacente. E il preside Andrea Pedevilla ha definito «una follia» la proposta di Mussner di un trasloco temporaneo e parziale in un altro edificio per poter iniziare i lavori del Polo. A parte il disagio pratico, ci sarebbe quello logistico di professori costretti a insegnare in sedi diverse. Fra l’altro, non c’è soltanto il Carducci nelle sale dell’ex Pascoli: la struttura ospita attualmente anche l’asilo Aquilone e la scuola privata Walther, oltre ad alcune associazioni nel seminterrato fra le quali il circolo La Comune. E dunque anche per tutte queste un’accelerazione sarebbe esiziale. Perché una soluzione è stata trovata soltanto per la scuola dell’infanzia. Comunque, Comune e Provincia si troveranno ben presto a dover risolvere un altro problema: quello patrimoniale. Lo stabile infatti è stato ceduto dal Comune alla Provincia per farne una scuola ma se sarà trasformato in biblioteca il Comune potrà richiedere un indennizzo. Con tutte queste questioni aperte, difficile pensare di risolvere tutto con la fretta.













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