BOLZANO. Lungo la cresta di confine in Alto Adige il pericolo valanghe è marcato, di grado 3 in una scala da 1 a 5. Il pericolo principale, spiega in una nota il servizio meteorologico provinciale, «è ancora dato dai nuovi accumuli eolici che possono essere staccati già con un debole sovraccarico. Il freddo dovrebbe conservare, in linea teorica, le zone pericolose. Gli accumuli eolici sono però facili da riconoscere».

In alta montagna, i punti pericolosi sono più frequenti. Nelle zone con maggior neve fresca sono possibili anche valanghe spontanee, il che vale soprattutto per le zone settentrionali della provincia.

«Specie per le esposizioni a nord e per i ghiacciai ripidi la stratificazione del vecchio manto è sfavorevole e un’eventuale valanga può nel suo percorso staccare anche parte di quest’ultimo. Le possibilità di escursioni sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. Più verso sud il pericolo diminuisce, gli accumuli eolici sono più piccoli e meno frequenti, ma non vanno comunque sottovalutati. Bisogna fare attenzione - concludono gli esperti del meteo - anche al pericolo di trascinamento e caduta».