Il sindaco di Salorno patteggia ed evita le dimissioni

Accusato di abuso d'ufficio: quattro mesi di pena. Era difeso dal nipote di Durnwalder



Il sindaco di Salorno Giorgio Giacomozzi ha patteggiato una pena di 4 mesi di reclusione davanti al gip del tribunale di Bolzano per abuso in atti d'ufficio.

La vicenda riguarda la costruzione di un caseggiato in via Molini a Salorno la cui licenza edilizia è stata chiesta e ottenuta nel 2006 da Lino Tabarelli. Il sindaco, che secondo l'accusa aveva fatto il progetto, non si era astenuto quando la vicenda era approdata alla commissione edilizia.

Giacomozzi, che è stato condannato anche a versare 1600 euro a Lino Tabarelli di spese di costituzione parte civile, non ha subito l'interdizione dai pubblici uffici perché il patteggiamento la evita e dunque non rischia di doversi dimettere.
Il sindaco è stato difeso da Meinhard Durnwalder, nipote del presidente della giunta provinciale.













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