l’ultima sessione

Il sinodo: una chiesa più sobria nella gestione del patrimonio

BOLZANO. Sinodo diocesano: continuare lo stile sinodale. Un’agenzia unica per la comunicazione della diocesi, il dialogo come via maestra per il confronto e una Chiesa più sobria nella gestione del...



BOLZANO. Sinodo diocesano: continuare lo stile sinodale. Un’agenzia unica per la comunicazione della diocesi, il dialogo come via maestra per il confronto e una Chiesa più sobria nella gestione del patrimonio. Questi alcuni dei temi che i sinodali hanno affrontato nell’ultima sessione del Sinodo diocesano. E’ stato anche votato il Consiglio sinodale come organo consultivo per l’attuazione del Sinodo. I lavori del Sinodo si sono conclusi con un messaggio del vescovo ai sinodali: “Lo spirito di questo Sinodo, di questo camminare insieme, continui ad essere espressione della nostra Chiesa locale”.

Il settore dedicato alla “Cultura e comunicazione” è stato l’ultimo ambito d’azione del fascicolo di misure che i sinodali hanno passato al setaccio. Tra le misure accolte, un’agenzia unica che curi sul territorio la comunicazione della Chiesa locale in tutte le sue espressioni e realtà, utilizzando tutti i mezzi della comunicazione sociale. Un altro accento viene posto sulle iniziative di dialogo con le scienze umane e con chi è indifferente nei confronti della fede e di Dio. Il Sinodo cerca l’apertura a tutto campo, per creare ponti anche con persone lontane dalla fede, con chi è deluso e diffidente nei confronti della Chiesa, ma anche con il mondo dell’arte e della cultura, coinvolgendo la realtà ecumenica e interreligiosa.

Quanto al patrimonio immobiliare e finanziario della Diocesi, è stato condotto un dibattito sulla base di un documento di riflessione elaborato dal gruppo di lavoro Finanze. Oltre a proporre un maggiore coinvolgimento dei fedeli nel finanziamento e una comunicazione trasparente della situazione patrimoniale della chiesa, il gruppo di lavoro ha lanciato l’idea che la Chiesa locale rinunci a medio termine al suo patrimonio. Il dibattito in aula si è concentrato su quest’ultimo punto: il patrimonio in questione deriva in gran parte da donazioni per uno scopo ben preciso, ed è un requisito importante per poter assumere personale per la pastorale. Gli argomenti raccolti ora saranno riassunti dal gruppo di lavoro e saranno pubblicati negli atti del Sinodo diocesano.

L’ultimo atto del Sinodo è stata l’elezione del Consiglio sinodale, organo consultivo istituito dal Vescovo, che ha il compito di osservare l’attuazione dei provvedimenti del sinodo e il suo effetto in relazione ai documenti programmatici. Il consiglio sinodale è composto dall’attuale presidenza del Sinodo (Eugen Runggaldier, Paola Cecarini, Annamaria Fiung, Sepp Hollweck, Luis Gurndin, don Pierluigi Tosi, Lisa Huber, Reinhard Demetz) più tre membri eletti ieri dai sinodali (suor Klara Rieder, don Albert Ebner e Paolo Valente).

Ulteriori informazioni su www.bz-bx.net/synode oppure su Facebook e Twitter.

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