Il vertice con Rispoli frena la “fusione”

Molti dubbi legali sull’accordo Sel-Aew: si torna a parlare di riesame delle offerte per le concessioni ottenute illecitamente



BOLZANO. Clamorosa svolta nella trattativa Sel-Aew. Non solo l’accordo sulla fusione tra le due società rallenta e non arriverà in consiglio comunale il 15 dicembre a Bolzano e Merano. La novità delle ultime ore è che la procedura riparte quasi da zero, dalle gare truccate e dalla assegnazione delle concessioni. Si torna a parlare di riesame delle domande presentate nella maxi gara per l’assegnazione di 14 grandi concessioni idroelettriche, di cui 12 assegnate nel 2009 a Sel grazie alla manipolazione delle offerte. Il riesame delle offerte anteriori alle manipolazioni di Laimer e Rainer era esattamente la proposta del professor Giuseppe Caia, consulente della giunta Durnwalder dopo l’esplosione dello scandalo. Negli ultimi mesi lo scenario Caia era entrato nell’ombra, mentre sotto i riflettori dominava la trattativa per la fusione tra Sel e Aew, che avrebbe fatto cadere automaticamente i ricorsi di Aew contro la gara truccata. E invece una nuova assegnazione delle concessioni è tornata al centro dell’attenzione. Tra i momenti chiave c’è stato sicuramente l’incontro di questa settimana al palazzo di giustizia tra il procuratore Guido Rispoli, consulenti legali, dirigenti della Provincia e dei Comuni di Bolzano e Merano e, appunto, il professor Caia. Cosa è accaduto? Che anche tra i vertici della amministrazione si è insinuato il timore che la fusione non fosse sufficiente per disinnescare la bomba a orologeria rappresentata da concessioni ottenute in modo illecito e portate in dote alla nuova società. Una posizione rivendicata, a onore del vero, da diverse forze politiche di maggioranza e opposizione, come la Civica per Merano, Sel e Verdi. E lo stesso sindaco Luigi Spagnolli, confermando che il riesame delle offerte è tornato in primo piano, sottolinea: «Ci devono mettere nelle condizioni di approvare una delibera che ripristini la legalità». Gli approfondimenti di queste ore ruotano attorno al tema della turbativa d’asta: la fusione senza riassegnazione delle concessioni mette al riparo la nuova società e i suoi soci da nuovi sviluppi legali e da interventi dell’Unione europea? In casa Aew non ne sono convinti. Se la Provincia deciderà il riesame delle offerte di gara, potrà partecipare Sel? Tema spinosissimo. Basteranno i documenti estratti dai Ros dai computer di Sel prima della manipolazione? L’assessore Theiner rispondendo a una interrogazione ha scritto che la versione «originaria» delle offerte di Sel è ricostruibile. Il presidente provinciale Arno Kompatscher riassume: «Ci sono questioni tecnico-amministrative da chiarire e i tempi slittano. L’eventuale riesame verrà deciso dagli uffici, senza alcuna ingerenza politica: non faremo questo errore». Perché torna in auge questo tema? «Non è mai stato cancellato», risponde Kompatscher, «c’è una procedura amministrativa che va risolta e che non influirà sull’obiettivo dell’accordo tra Sel e Aew, che è una convinzione economica e politica. Il tema piuttosto è se la fusione si possa chiudere prima o dopo». I prossimi passi: le giunte di Bolzano e Merano redigeranno una delibera con cui si chiederà al Tribunale superiore delle acque di rinviare l’udienza del 17 dicembre sui ricorsi di Aew. (fr.g.)

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