Immigrati: in Alto Adige esami di lingua facoltativi anche di tedesco

Lo annuncia la Provincia: chi si sottoporrà al test in futuro potrà avere agevolazioni sulle prestazioni sociali. Respinta la proposta di renderli obbligatori



BOLZANO. Mentre in questi giorni l'Italia si sta preparando ad introdurre un test di conoscenza della lingua italiana per gli immigrati che fanno richiesta di permesso di soggiorno, l'Alto Adige sta avviando un 'esamino' di tedesco, che però non sarà vincolante.

Lo ha annunciato il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder. ''La nostra intenzione - ha detto - era quella di offrire l'esame di tedesco in alternativa a quello di italiano ma Roma - come era facilmente prevedibile - ci ha detto di no''. La Provincia, in collaborazione con il commissario del governo, in questi giorni sta allestendo un'aula scolastica nella quale circa una quarantina di immigrati alla settimana potranno sostenere l'esame di italiano, come previsto dalla legge nazionale.

''Gli immigrati, oltre a rispondere alle domande in italiano, potranno anche, a titolo volontario, dimostrare la loro conoscenza del tedesco. Il risultato di questo esame sarà archiviato''. Il governatore ha fatto intuire che in futuro gli immigrati che sanno anche il tedesco potrebbero avere una sorta di corsia preferenziale per quanto riguarda vari sussidi provinciali.

In Alto Adige, infatti, vivono molti immigrati dell'est Europa che sanno il tedesco ma parlano solo poco l'italiano. La giunta provinciale proprio in queste settimane sta discutendo una nuova normativa sull'immigrazione e proprio in questa legge potrebbe confluire un articolo che faciliti l'accesso ai sussidi per queste persone. L''esamino' per gli stranieri comunque non avrà validità come 'patentino', il noto esame di bilinguismo obbligatorio per l'impiego pubblico nella Provincia autonoma.

Il decreto emanato il 4 giugno scorso dal Ministero dell'interno di concerto con il Ministero dell'istruzione, prevede che, per ottenere il permesso di soggiorno permanente, i cittadini provenienti da paesi extra UE debbano sostenere un test per l'accertamento della lingua italiana.

L'esame deve essere sostenuto entro i 2 anni dal loro arrivo sul territorio statale, con la possibilità di ottenere una successiva proroga di massimo un anno. ''Abbiamo fatto il possibile - sottolinea Durnwalder - per far inserire l'obbligo di conoscenza della lingua italiana o della lingua tedesca in Provincia di Bolzano, ma la nostra linea non è passata perché avrebbe posto un limite eccessivo allo spostamento delle persone all'interno del territorio nazionale. In ogni caso, i test che verranno svolti in Alto Adige offriranno anche la possibilità di svolgere l'esame per l'accertamento della lingua tedesca: non si tratta di un passaggio obbligatorio per i cittadini extracomunitari, ma potrà indubbiamente rappresentare un vantaggio in più quando in futuro si tratterà di accedere ad alcune prestazioni provinciali''.

I test verranno effettuati a livello provinciale, e sono in corso le trattative fra il Commissariato del Governo, che materialmente coordina le operazioni, e gli uffici provinciali. In Alto Adige, infatti, la Provincia è chiamata a mettere a disposizione le aule nelle quali svolgere i test, le persone in grado di organizzare e sovrintendere gli esami, e le attrezzature informatiche necessarie. E' prevista la possibilita' di effettuare 40 test alla settimana, per un totale di 150 candidati al mese.













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