Impianti chiusi, ieri le ultime sciate 

La stagione finita. Sartori, presidente dell’associazione esercenti funiviari: «I dati li avremo nei prossimi giorni, ma siamo molto soddisfatti» Per gli irriducibili c’è ancora la possibilità di sciare sulle piste della Val Senales e di Solda: rimarranno aperte fino al 5 maggio



Bolzano. Nonostante le temperature elevate e il calendario dica che tra pochi giorni siamo a maggio, la neve in montagna è bella e ancora di più lo è il paesaggio perfettamente innevato, come in quest’inverno avaro di precipitazioni, non si era mai visto, se non in certe zone dell’alto adige (valle aurina e la val ridanna che hanno beneficiato delle abbondanti nevicate in austria, Ndr). ieri dunque, approfittando di condizioni di neve e meteo ideali, gli appassionati dello sci si sono concessi le ultime sciate. da oggi chiudono gli impianti del dolomiti superski, ad eccezione di quelli del faloria a cortina d’ampezzo che restano aperti fino al primo maggio; anche a passo oclini, sul corno nero, rimangono aperte due sciovie fino al 26 aprile.

Ma per gli irriducibili sarà possibile sciare ancora fino al 5 maggio sulle piste della val senales e di solda.

La stagione

Quest’anno la stagione è stata lunghissima: si è cominciato a sciare alla fine di novembre, senza che dal cielo fosse ancora caduto un fiocco di neve, e si è finito, come di consueto, a Pasquetta. Con la differenza però che quest’anno la ricorrenza è caduta molto avanti.

«Ciononostante - spiega Helmut Sartori, presidente dell’associazione esercenti funiviari dell’Alto Adige - la stagione sembra essere andata molto bene. Non abbiamo ancora i dati, ma la sensazione è più che positiva. C’è soddisfazione sia tra gli impiantisti che tra gli operatori turistici in genere».

Anche quest’anno la stagione è stata garantita dagli impianti di innevamento programmato che suppliscono in modo egregio ai cambiamenti climatici. Apparecchiature di ultima generazione che, in poco tempo, fanno quello che la natura fa sempre più raramente: producono montagne di neve che poi i battipista, anche quelli ormai super-tecnologici, provvedono a distribuire sui tracciati.

L’innevamento artificiale

«Ormai - dice Siegfried Pichler, presidente del Consorzio degli impianti Obereggen-Val di Fiemme - la neve arriva quando vuole. Impossibile basarsi sul calendario. Quest’anno abbiamo avuto solo due nevicate abbondanti: una i primi di febbraio e l’altra i primi di aprile. Ma ad Obereggen, come per altro nel resto dell’Alto Adige, si è iniziato a sciare dalla fine di novembre. E le piste erano già in ottime condizioni, proprio grazie alla neve programmata».

Ed è sul potenziamento degli impianti di innevamento artificiale che si investirà in vista della prossima stagione.

«Attualmente - spiega Pichler - abbiamo un impianto che ci consente, nell’arco di 70-80 ore, di innevare tutte le piste di Obereggen e i collegamenti con Pampeago. Durante l’estate potenzieremo l’impianto di innevamento sul versante trentino di Pampeago. Dobbiamo aumentare la capacità di produrre neve e ridurre i tempi, risparmiando sul consumo di acqua ed energia. Questo perché ormai è una costante, non più un’eccezione: le finestre di freddo sono sempre meno e sempre più brevi. Appena arrivano, dobbiamo sfruttarle al massimo».

Progetti e investimenti

Per produrre neve serve acqua e per questo è già stata decisa la costruzione di un nuovo bacino sul versante di Predazzo. Tra i progetti che verranno realizzati durante l’estate c’è anche un nuovo Après-ski alla stazione a valle di Obereggen.

«Si tratta di investimenti molto importanti - dice il presidente Pichler - ma non si possono non fare, se si vuole mantenere e aumentare l’attrattività del comprensorio che si trova a soli 20 chilometri da Bolzano».

Anche Obereggen chiude una stagione definita dagli operatori ottima, si parla di un 5% in più del fatturato.

«Le piste di Obereggen sono frequentate in particolare da germanici, seguiti da italiani e da turisti che arrivano dai Paesi dell’Est; per quanto riguarda l’area di Pampeago invece, al primo posto ci sono i turisti italiani seguiti da quelli dell’Est. Il buon andamento dello stagione conferma la passione per lo sci anche da parte dei più piccoli». A.M.













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