Imu, il Comune aumenta la detrazione prima casa

Incassati finora 4,250 milioni di euro, pagati dal 95% dei proprietari Calerà l’aliquota degli alloggi in affitto, resta al massimo per quelli sfitti


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Brissinesi più che virtuosi in quanto a pagamento delle tasse. La prima rata dell'Imu, la nuova imposta che ha sostituito Ici ed Irpef, è stata infatti pagata dal 95% dei cittadini, un totale di 4,250 milioni che ha portato nelle casse del Comune 1,9 milioni e in quelle dello Stato ben 2,350 milioni di euro. E le stesse cifre dovranno registrarsi anche dopo il pagamento della seconda e ultima rata, in scadenza il 17 dicembre, con pagamenti che verranno stabiliti però grazie al nuovo regolamento dell'Imu e delle detrazioni che verrà approvato giovedì 13 settembre in consiglio. Ieri, in municipio, la presentazione del regolamento e delle relative detrazioni Imu da parte dell'assessore competente Claudio Del Piero, del dirigente Siro Dalla Ricca e del sindaco Albert Puergstaller. «I tagli da parte della Provincia di circa 1,3 milioni di euro non ci hanno consentito di prevedere troppe agevolazioni – ha spiegato il sindaco – ma sulla prima casa abbiamo aumentato la detrazione da 200 a 270 euro e questo soprattutto per non pesare troppo sulle famiglie». La prima rata ha portato nelle casse dello Stato 1,7 milioni e in quelle del Comune 2,533 milioni, ma da quest'ultima cifra altri 650 mila euro finiranno allo Stato. «Sì, diciamo che il Comune ha dovuto trasformarsi in esattore per conto dello Stato – ha sottolineato Del Piero – In ogni caso, i brissinesi si sono comportati benissimo, il 95% ha pagato regolarmente la prima rata e quel 5% dovrà provvedere a farlo, perché possiamo individuare chi per il momento non ha pagato. La proposta che presenteremo in consiglio ha tenuto conto in particolar modo delle famiglie, di chi è costretto a lasciare la propria abitazione per andare in casa di riposo, dei contadini. Se la proposta passerà, entro metà novembre le famiglie riceveranno a casa il modello F24 con la cifra da pagare, ovviamente prevedendo un conguaglio per chi ha pagato di più nella prima rata». Ecco dunque le detrazioni principali e le aliquote previste. La prima casa avrà sempre un'aliquota del 4 per mille ma la detrazione sale da 200 a 270 euro, ci saranno poi una detrazione ulteriore di 100 euro per persone con disabilità gravi e di 50 euro per ogni figlio. Le persone ricoverate in casa di riposo pagheranno per la propria abitazione lasciata vuota il 4 per mille, quindi come se l'abitassero. Le seconde case date in affitto con un locatario residente avranno un'aliquota del 7,2 per mille, invece che del 7,6; gli appartamenti sfitti invece avranno l'aliquota massima di 10,6 per mille in modo da incentivare i proprietari ad affittare. Gli affittacamere pagheranno il 7,2 per mille, i contadini con immobili rurali strumentali il 2 per mille mentre gli immobili destinati ad attività commerciale, turistica e i terreni edificabili pagheranno il 7,6 per mille. Gli introiti relativi all'Imu per il 2012 ammonteranno dunque a 4,7 milioni a favore dello Stato e a 3,8 milioni a favore del Comune. «E' la stessa cifra che incassavamo per l'Ici – ha poi concluso il dirigente Dalla Ricca – Abbiamo, dunque, fatto in modo di non guadagnarci, andando così incontro alle famiglie».

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