Imu, mandateci le vostre domande

Sul giornale gli esperti dei Caf risponderanno ai quesiti dei lettori. E dagli sportelli le prime segnalazioni di errori



BOLZANO. Imu , molti dubbi e una certezza: rispetto all’Ici, il conto sarà più salato. E’ iniziato il conto alla rovescia per il pagamento della prima rata, che andrà versata entro il 18 giugno. Il quadro tra i cittadini non è affatto chiaro e il giornale Alto Adige ha deciso di varare una iniziativa per aiutare i propri lettori a orizzontarsi nella nuova imposta sugli immobili. A partire da oggi il giornale raccoglierà tutte le richieste di chiarimento che i lettori invieranno in redazione. I quesiti verranno inoltrati agli esperti del Caaf della Cgil e del Caf della Cisl, che hanno gentilmente accettato la nostra proposta di collaborazione.

I casi presentati e la risposta dei tecnici verranno pubblicati sul giornale. L’augurio è che tale iniziativa possa aiutare i contribuenti nel calcolo dell’Imu dovuta.

Invitiamo i lettori a inviarci le richieste di chiarimento all’indirizzo di posta elettronica bolzano@altoadige.it o al numero di fax 0471-904295.

Il debutto dell’Imu vede i Comuni inviare ai contribuenti i moduli prestampati con il calcolo della prima rata. Non avviene però in tutti i casi. Il Comune di Bolzano ad esempio ha effettuato il precalcolo nei 2/3 dei casi, mentre i restanti contribuenti riceveranno solo il modulo con l’indicazione dei propri dati, in base ai quali andrà effettuato il conteggio.

I Comuni hanno raccomandato i cittadini di controllare sempre i modelli F24, verificano l’esattezza del calcolo.

L’errore è sempre possibile e dai Caf arrivano le prime segnalazioni di modelli errati presentati ai propri sportelli dagli assistiti.

Marco Pirolo, coordinatore della consulta provinciale dei Caf, e amministratore delegato dei Caaf della Cgil, sta raccogliendo le segnalazioni e anticipa un errore riscontrato più volte nei giorni scorsi: «Abbiamo individuato alcuni errori nel conteggio delle detrazioni effettuate dal Comune di Bolzano: nel caso di abitazione principale assegnata a un solo soggetto, per la prima rata andrebbe calcolata una detrazione di 25 euro per figlio (50 è la detrazione totale), mentre il Comune in diversi casi sta conteggiando 12,50 euro». Di nuovo l’invito ai lettori, inviateci le vostre richieste di chiarimento. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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