Imu, Spagnolli frena sui rimborsi dallo Stato

Il sindaco alla Cgil sulle detrazioni per le famiglie con disabili: Roma non cederà. Difesa della politica comunale sulle aliquote: nel resto d’Italia conti più salati



BOLZANO. È iniziato il conto alla rovescia per il saldo dell’Imu: l’ultima rata dovrà essere pagata entro il 17 dicembre. È di ieri invece la notizia, informa il direttore della ripartizione Finanze in Comune Fabio Bovolon, che il Tesoro ha deciso di rinviare la data di presentazione della dichiarazione Imu, che dal 30 novembre slitta al 4 febbraio.

Una decisione che però non ha praticamente conseguenze sul pagamento dell’ultima rata. Proprio sull’Imu interviene il sindaco Luigi Spagnolli in risposa al dossier presentatato da Marco Pirolo, coordinatore dei Caaf Cgil con la comparazione di aliquote e detrazioni nei Comuni altoatesini .

Secondo una prima stima della Cgil a Bolzano il 4% dei residenti potrà chiedere il rimborso della prima rata Imu (quella già pagata):«Si tratta di coloro che vivono con anziani e persone con disabilità gravi. I rimborsi variano da 10 a 90 euro. La norma però non stabilisce chiaramente in che modo sarà rimborsata la parte di Imu versata allo Stato e questo potrebbe portare a contenziosi tra Stato e Comuni».

Queste le precisazioni di Spagnolli: «Trovo singolare che, volendo fare confronti tra Comuni, ci si limiti a quelli di qui, che fanno pagare più o meno le stesse somme. Se mettessimo il naso fuori dall'Alto Adige, vedremmo che la maggioranza dei Comuni italiani hanno adottato aliquote maggiorate, anche di molto, sia per le prime che per le seconde case: ciò comporta un aumento delle somme da versare assai più consistente delle differenze, relative, tra i Comuni citati, che, diciamolo chiaro, hanno fatto tutti tutto il possibile per non gravare sulle tasche dei cittadini.

Riguardo poi ai rimborsi, è ovvio che tutti coloro che hanno versato nella prima rata più del dovuto, pagheranno una seconda rata ridotta, e se hanno diritto di ricevere indietro una somma maggiore della seconda rata (ma non saranno molti) saranno rimborsati. Senza se e senza ma. Sui possibili contenziosi tra Stato e Comuni a seguito delle richieste di rimborso per il totale dell'imposta da parte dei cittadini che hanno in casa persone con disabilità gravi (sono circa 1000 a Bolzano, ma non tutti in appartamento di proprietà), non illudiamoci e non illudiamo i cittadini: lo Stato non ha finora dato nessuna speranza di rinunciare alla sua parte (circa la metà), per cui la Cgil può far presentare tutte le istanze di rimborso che vuole, ma non avranno seguito, perché il Comune può rimborsare quello che incassa per sé, non quello che incassa per lo Stato».

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