In aumento violenze sessuali e stalking 

Alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario segnalata la crescita solo in Alto Adige di casi di lesioni a donne 



TRENTO-BOLZANO. In aumento i reati contro le fasce deboli, le donne e i minori, gli stupri e lo stalking, ma anche gli abusi edilizi e i reati legati al traffico di droga.

Il quadro della giustizia, ha spiegato ieri la presidente della Corte d’appello, Gloria Servetti, nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario, svoltasi nell’Aula di Corte d’Assise del tribunale di Trento, è buona, nonostante la cronica carenza di organici. Ma i dati sui singoli reati segnalano più di un campanello d’allarme. Dati che il procuratore generale ha fornito in estrema sintesi. Quelli riferiti alla droga, in primis. A Bolzano, ad esempio, le indagini della procura hanno coinvolto 578 persone, con un incremento del numero di persone indagate del 12 per cento. Anche il procuratore generale Giovanni Ilarda ha sottolineato come anche nel campo degli stupefacenti ci sia un vero e proprio salto di qualità con l’aumento non solo del piccolo spaccio, ma anche delle organizzazioni dedite al traffico di droga. Infatti, i reati di natura associativa, ossia quelli in cui viene contestata l’associazione a delinquere, sono passati da 12 a 16. Molto preoccupante anche è l’esito delle rilevazioni riguardanti le indagini di corruzione che aumentano in misura allarmante sia a Trento che a Bolzano. Per quanto riguarda la mappatura giudiziaria della criminalità sul territorio emerge che a Bolzano aumenta il numero dei furti in abitazione da parte di ignoti. Al contrario di quanto accade a Trento, dove i casi si sono ridotti da 1700 a 1139. Preoccupa anche l’aumento in tutta la Regione dei reati contro la libertà sessuale: «Un relativo incremento dei reati contro la libertà sessuale, di quelli per stalking e dei reati di furto e rapina nonché di quelli inerenti agli stupefacenti sono stati segnalati nello scorso anno», ha spiegato la presidente Servetti. I dati sono abbastanza allarmanti. Sale,solo in Alto Adige, il numero delle donne vittime di lesioni: i soggetti sottoposti a indagini sono infatti passati da 79 a 84. Un trend ancora più preoccupante se si considera che è in controtendenza rispetto a Trento, dove i numero dei casi è in netta flessione. Una flessione generale, invece, è stata rilevata nei «procedimenti per guida in stato di ebbrezza (con un decremento del 18% a Bolzano e con definizioni passate presso il Tribunale di Trento da 326 a 304), segno evidente dell'efficacia degli interventi legislativi volti ad arginare il fenomeno e a regolamentare le conseguenze, anche sul piano delle sanzioni accessorie nonché su quello della sostituzione della pena con lavori di pubblica utilità». Aumentano, in Alto Adige, invece, le persone indagate per omissione di soccorso: un aumento del 65 per cento rispetto al calo del 46 per cento registrato a Trento. «Prescindendo dalle percentuali – ha sottolineato Ilarda – che sui bassi numeri possono dare un quadro distorto del fenomeno, le persone indagate in tutta la Regione sono solo 47». Per quanto riguarda la giustizia minorile, la relazione della presidente sottolinea che il problema più importante è quello della droga: «Proprio il tema dell'uso-abuso di sostanze stupefacenti nonché quello dei reati contro il patrimonio – ha evidenziato Ilarda – hanno continuato a caratterizzare la giustizia minorile, benché ancora in relazione a episodi riconducibili alla cosiddetta microcriminalità Il corso del 2017 ha visto fortunatamente cessare il fenomeno delle baby gang manifestatosi nell'anno precedente».













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