Fié allo Sciliar

In fuga dopo l’investimento: denunciati pirata e complice 

Il suv nero su cui viaggiavano travolse un’anziana che era sulle zebre. Pochi gli elementi, ma dopo lunghe indagini i carabinieri sono risaliti a vettura e responsabili 



BOLZANO. Era appena scesa dall’autobus, arrivato da Bolzano, e insieme al marito stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Sui due anziani, all’improvviso, era piombato un suv nero che aveva sfiorato l’uomo e travolto la povera donna. Dopo l’impatto, però, il guidatore del veicolo non aveva nemmeno accennato a rallentare ed era fuggito a velocità sostenuta.

L’episodio era accaduto il 25 novembre scorso in un tratto isolato della strada provinciale 24, nella frazione di San Costantino, a Fiè allo Sciliar. Vittima un’anziana signora del posto. I carabinieri della compagnia di Ortisei avevano subito dato il via alle indagini che si erano subito preannunciate assai difficili. Della macchina investitrice, infatti, si conosceva solo il colore. Null’altro.

E da questo unico elemento, unito all’ora in cui l’autobus aveva effettuato la fermata, i militari hanno dato il via a un lavoro certosino di investigazione. Prima, grazie alle telecamere stradali, sono state individuate le poche auto nere passate in zona attorno a quell’ora. Poi si è arrivati ad un singolo modello e, infine, a restringere ulteriormente il campo ai veicoli transitati subito prima e dopo l’incidente. Occorreva fare in fretta, perché i carabinieri temevano che il proprietario si potesse liberare dell’auto o riuscisse a ripararla, facendo sparire ogni prova.

Sono poi stati individuati due testimoni e le loro dichiarazioni hanno dato una svolta alle indagini, permettendo di ricostruire l’episodio e individuare sia l’auto che le due persone a bordo. In particolare, a uno dei testimoni erano rimaste in mente alcune cifre della targa che poi, hanno permesso agli investigatori di ricostruirla integralmente, incrociando i dati della motorizzazione con i dati anagrafici comunali.

A quel punto, i carabinieri, ricostruito un quadro probatorio completo, sono andati a casa dei sospettati. Lì hanno trovato un suv nero con danni assolutamente compatibili con l’investimento della signora.

Di fronte all’evidenza, i due uomini hanno confermato la loro presenza sulla provinciale 24 e il passaggio sul luogo dell’incidente. Ma hanno anche raccontato delle versioni non credibili che i carabinieri hanno immediamente “smontato”.

Si tratta di due tunisini sulla cinquantina, regolari in Italia e impiegati nella ristorazione. Il conducente e proprietario del grosso suv tedesco è stato denunciato per i reati di lesioni personali gravi e fuga con omissione di soccorso. Il passeggero, che ha mentito per cercare di coprire le responsabilità dell’amico, è stato denunciato per il reato di favoreggiamento personale.

La signora si sta piano piano riprendendo e, come sottolineano i vertici dell’Arma altoatesina, i carabinieri di Ortisei e Bolzano sperano che possa guarire presto e ritornare a una vita normale. «Trovare e denunciare il pirata della strada non darà salute fisica alla donna, ma almeno – si spera – un po’ di giustizia sì».













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