bolzano

In Provincia sparisce il titolo di dottore

Criticata scelta del direttore generale Staffler: niente più ingegneri, architetti, geometri. Soltanto dirigenti e impiegati. Ora si dovranno rifare tutte le targhette degli uffici


Davide Pasquali


BOLZANO. In Provincia sparisce il termine “dottore” e come immediata conseguenza si dovranno rifare anche tutte le targhette poste fuori dagli uffici. Con conseguente esborso di denari pubblici. Lo ha deciso il direttore generale Hanspeter Staffler, che ha diramato una circolare al riguardo. E a sparire saranno anche i titoli ingegnere, architetto, geometra. Tranne i dirigenti, ci saranno soltanto impiegati.

Negli ultimi anni, spiega Staffler, si è molto dibattuto sull’utilizzo del titolo accademico di “dottore/dottoressa” all’interno dell’amministrazione provinciale e in particolare sulla relativa traduzione in tedesco, che, nel caso di titoli conseguiti all’estero, risulta spesso impropria, come è stato evidenziato anche nella riunione dei dirigenti del 23 settembre 2016.

In una mozione approvata il 15 luglio 2015 il consiglio provinciale aveva inoltre incaricato la giunta provinciale di ridefinire la situazione giuridica sull’uso del titolo accademico, di vigilare sull’uso corretto e adeguato dei titoli di studio (conseguiti all’estero) e di diramare in proposito una circolare interna.

Che ora è arrivata. Vi si legge: «Nell’ottica di un’amministrazione moderna e al fine di evitare possibili malintesi, sentito anche il personale dirigente, all’interno della nostra amministrazione intendiamo applicare le seguenti regole generali: nella segnaletica interna dei palazzi provinciali e nell’elenco telefonico sarà omesso il titolo accademico; firma nella corrispondenza e nelle e-mail: ognuno è libero di utilizzare il proprio titolo accademico, se pertinente ai sensi delle direttive vigenti; appellativo orale e scritto nelle comunicazioni interne: omettere il titolo accademico».

Infine, «nei casi in cui deve comparire il titolo, valgono le seguenti regole generali: a) utilizzare la forma italiana se il titolo è stato conseguito in Italia; b) utilizzare la forma straniera se il titolo è stato conseguito all’estero; c) se il titolo conseguito all’estero è stato riconosciuto in Italia, è facoltà del singolo decidere se usare il titolo estero o quello italiano».













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