In via Alto Adige conto alla rovescia per il progetto Benko

Pronto il bando per i terreni pubblici, ad ottobre l’ultimo pronunciamento del Tar, in primavera il via agli scavi


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Il bando? Tra pochi giorni lo pubblichiamo». Rispondono così in Comune quando si chiede del Pru, la riqualificazione urbana di via Alto Adige. Dunque la notizia è che non bisognerà aspettare la fine di agosto per avviare in via definitiva l'ultima fase del progetto che ha diviso Bolzano, l'ha indotta ad un referendum e, infine, ha spinto il Tar l'altra settimana, a respingere la richiesta di sospensiva del bando stesso perchè, hanno detto i giudici, al centro dell'interesse pubblico c'è comunque il risanamento di una parte di città. In sostanza, Benko accelera. Chi ha in mano la pratica è l'ufficio patrimonio, quello di Ulrike Pichler, potente supervisor delle attività economiche municipali. Perché dopo la firma dell'accordo di programma, che ha definito nei dettagli il progetto, il bando si occuperà solo di soldi. Senza pensare ad altro. Soprattutto senza pensare più al progetto perché quello è ormai definito. Si chiederà pubblicamente se e quanti siano disposti a prendersi in carico il cantiere di via Perathoner per una cifra superiore ai 100 milioni. Che sono quelli offerti da Benko e dalla sua consociata bolzanina guidata da Heinzpeter Hager. Chiunque offrirà di più sarà il benvenuto. Benko compreso, nel caso si presentasse un competitor. Ecco quindi l'agenda della questione. Quattro mesi dopo la ratifica dell'accordo di programma, e dunque tra pochi giorni, di poco in anticipo sui tempi tecnici, la pubblicazione del bando da parte del Comune. Che riguarderà solo l'acquisto dei terreni pubblici su cui insisterà il progetto di riqualificazione dell'areale della stazione autocorriere. Poi dovranno, secondo le norme, trascorrere dai 60 ai 90 giorni. Quelli necessari perchè le imprese e i privati interessati prendano visione degli estremi e perchè, alla fine, il municipio stesso analizzi nel dettaglio le proposte. Questa seconda fase si concluderà entro il mese di novembre.

Il responso rispetto alle proposte economiche è previsto nel gennaio del 2017. Entro il primo trimestre dello stesso anno potrà essere avviata la fase operativa, quella del cantiere. Scavi, abbattimenti, riconversioni, riqualificazioni: l'area dei lavori procederà su piani diversi perchè tra stazione dei bus, hotel Alpi, palazzi solo da risanare, altri da ridefinire come destinazione d'uso tempi e tipologie d'intervento non saranno uniformi. Per questo, gli ultimi mesi sono stati impiegati dalla Signa e dai suoi architetti per mettere a punto gli scenari di lavoro e adeguarsi alle ultime richieste dell'ente pubblico. Resta un'incognita all'orizzonte: l'udienza del Tar prevista per questo autunno. I giudici hanno deciso di concentrare lì i vari ricorsi (del gruppo battuto in sede di conferenza dei servizi, Emozioni Alto Adige) e controricorsi (presentati da Benko per rispondere ai vecchi competitori) per rispondere nel merito intorno ai criteri messi in atto da Comune e Provincia per la selezione dei progetti. C'è, come detto, un precedente: nelle scorse settimane gli stessi giudici amministrativi hanno respinto la richiesta di Emozioni Alto Adige di sospendere il bando sui terreni (quello che sarà pubblicato invece a breve dal municipio) perché, sostenevano i membri della cordata commerciale bolzanina, la pubblicazione del bando stesso avrebbe concluso "de facto" la procedura rendendo così estremamente difficoltose eventuali marce indietro. «Ma sul progetto si è già espressa la città», avevano commentato i difensori di Benko riferendosi alla consultazione popolare. «Noi rispetteremo comunque le sentenze», ha invece sempre affermato il sindaco. Ma intanto le procedure vanno rispettate, come pure le norme. Per questo il Comune è andato avanti e si appresta a pubblicare il bando. L'ultimo atto.













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