Bolzano

In via Marconi la nuova mensa  per senzatetto, ma è polemica 

Verrà aperta a novembre. Voluta dalla San Vincenzo di lingua tedesca per avere un posto al coperto dove distribuire un pasto caldo ai meno abbienti. I condomini avviano una raccolta firme: «Zona già degradata, così si rischia il collasso»


Davide Pasquali


BOLZANO. Al civico 21 di via Marconi, al condominio Walter, nella breve e stretta laterale che tramite il nuovo collegamento pedo-ciclabile conduce alle passeggiate del Lungoisarco, fra poco partiranno i lavori per l’adeguamento dei locali alle nuove esigenze, da “ufficio” a “somministrazione pasti” ma senza cucina. Il condominio è stato informato a marzo, il contratto col privato c’è, il cambio di destinazione d’uso è stato concesso dagli uffici dell’edilizia, le politiche sociali del municipio sono state informate, a giorni inizieranno i lavori, a novembre, prima dell’inverno, si vorrebbe aprire.

Sarà la nuova mensa per i senzatetto voluta dalla Vinzenzgemeinschaft, per rendersi indipendente dal Comune. Per il momento sarà aperta soltanto la sera, dalle 19 alle 20.30, non si tratterà insomma di un centro diurno. I condomini però ora sono molto preoccupati, come i vicini degli altri condomini, che hanno avviato alcune petizioni al riguardo. La zona è già molto degradata, raccontano, per via di spaccio e brutte frequentazioni, adesso si teme che la situazione possa precipitare.

Precisa i contorni della vicenda Paul Tschigg, della Vinzenzgemeinschaft. «Assieme a Volontarius da diciassette anni gestiamo questo servizio del Vinzibus. Tre o quattro giorni la settimana viene gestito da loro, altri tre da noi. Nel 2016 finalmente abbiamo avuto a disposizione la mensa fissa all’ex distributore di piazza Verdi. Siamo rimasti lì fino all’inizio della pandemia, quando logicamente si è dovuto chiudere. Fino ad allora nessuno però ci aveva mai detto che avremmo dovuto lasciare piazza Verdi. Dopo cinque o sei mesi abbiamo scoperto che lì non si sarebbe più riaperto e che invece ci avrebbero fatto qualcosa legato alle bici».

Nel frattempo il Vinzibus ha proseguito a distribuire pasti ai meno abbienti col sole, la pioggia, il freddo, la neve. Un sacchetto con dentro un pasto caldo. Distribuiti inizialmente in cinque punti, ridotti da ultimo a uno, in viale Trento, accanto a ponte Roma, dove di recente si è avviato il servizio di vaccinazione per i senzatetto. «Un anno fa - prosegue Tschigg - abbiamo compreso che il Comune non aveva intenzioni chiare, e noi come San Vincenzo tedesca abbiamo ritenuto che una città come Bolzano non potesse non mettere a disposizione un posto dignitoso dove distribuire pasti caldi a chi ne avesse bisogno. Il servizio doveva essere garantito, motivo per cui autonomamente abbiamo deciso di intraprendere una via nostra. Abbiamo avuto questo colpo di fortuna di trovare lo stabile al piano terra di via Marconi, perché non ci andava l’ipotesi di aprire qualcosa in zona industriale come prospettato dal municipio. Questa gente già vive ai margini, non possiamo metterli in un centro diurno in Zona, lontani da tutto e da tutti, perché magari lì costa meno».

Così, trovata la soluzione col privato in Centro, si è informato il Comune, si sono chieste le autorizzazioni, si è progettato. L’iter tecnico è concluso, il progetto è stato presentato tre settimane fa, la ditta è pronta a partire. «Non ci sarà una cucina, ci limiteremo a distribuire i pasti».

Nel rione però ora ci sono polemiche, anche molto aspre, e aleggia grande preoccupazione. «Sinceramente sono un poco perplesso», ammette Tschigg. «Siamo i primi a capire le perplessità delle persone che vivono in zona, proprio per questo motivo abbiamo inviato una lettera all’amministratore, pregandolo di divulgarla ai condomini. Ci siamo presentati, abbiamo spiegato tutto, abbiamo concluso scrivendoci i tre nostri nomi con tanto di numero di cellulare: chiamateci. Chi voleva chiarimenti, sapeva dove trovarci. Be’, non abbiamo ricevuto nemmeno una telefonata. Avevamo anche dato la nostra disponibilità per una assemblea un sabato mattina, nessuno ci ha contattati».

Tschigg chiarisce che non si tratterà di un centro diurno aperto otto ore al giorno. Per il momento aprirà solo a cena, poi si vedrà. «Nella sede nuova eviteremo il problema della plastica e della carta gettata via, in giro, e se il Comune dovesse supportarci spenderebbe meno che in passato per il Vinzibus. Una soluzione migliore, più efficiente, più dignitosa e meno costosa». Attualmente, si distribuiscono 130 porzioni al giorno.

In via Marconi però, c’è maretta. I condomini lamentano una situazione già oggi pesante: spaccio e consumo di droga al parco Rosegger, anche in pieno giorno. Spaccio e consumo a ogni ora del giorno sul Lungoisarco. Consumo di droghe, anche pesanti, nei garage interrati di due condomini, all’interno dei quali si rinvengono siringhe e più di una volta si è capito che qualcuno ci aveva passato la notte.

Le donne soprattutto, di qualsiasi età, raccontano - in via anonima per evitare ritorsioni - di non fidarsi più ad uscire la sera dopo le 21, mentre c’è chi precisa di non recarsi più a teatro da tempo, perché le frequentazioni in zona sono tutt’altro che raccomandabili. Una signora di mezza età, senza peli sulla lingua, dice: «Ho comprato un appartamento da mezzo milione di euro, questa via già ora è stretta e troppo frequentata, non posso più andare al parco col cane perché mi trovo in mezzo agli spacciatori, adesso anche la mensa. La facciano altrove, in una zona non residenziale. Così i nostri immobili crolleranno di valore».













Altre notizie

Attualità