Inchiesta P4, anche Frattini nelle intercettazioni

Il ministro al telefono con Bisignani: «Gli ex An ci mandano nel baratro»



BOLZANO. Frattini e Bisignani. La pubblicazione di una nuova serie di intercettazioni telefoniche legate all'inchiesta sulla P4 conferma il legame stretto tra il ministro e l'uomo d'affari arrestato. Nelle conversazioni si rivivono i momenti della crisi politica tra Berlusconi e Fini, e la fondazione di Fli. Un Pdl nel caos che l'Alto Adige conosce bene.

«Frattini aveva puntato sulla parte sbagliata dell'ex An, quella che è uscita», è il commento ironico del deputato avversario Giorgio Holzmann. Indignata invece Michaela Biancofiore, che condivide con il ministro alleato la pubblicazione di telefonate con Bisignani. «Gravissimo intercettare un deputato e ministro. A parte questo, qualsiasi persona si rende conto che nelle parole di Frattini non c'è nulla non solo di penalmente rilevante, ma neppure di sconveniente. Sono chiacchierate politiche», regisce la deputata del Pdl. Chiacchierate, quelle pubblicate dalla stampa nazionale, che ricostruiscono le fibrillazioni che hanno accompagnato la fondazione di Futuro e libertà, prima come gruppo parlamentare poi come partito.

Quello strappo nel Pdl ha comportato a Bolzano la rottura della alleanza di ferro tra gruppo Biancofiore e Alessandro Urzì. E proprio a Bolzano, dove il ministro è di casa, sono state vissute con particolare intensità le tensioni tra ex An ed ex Fi e all'interno della stessa ex An, citate da Frattini nelle intercettazioni. Il 5 agosto scorso Franco Frattini e Luigi Bisignani parlano al telefono: sono le giornate dello scandalo della casa di Montecarlo, della maggioranza con i nervi a pezzi, del timore della caduta del governo.

Così racconta Frattini a Bisignani: «Oggi ho fatto, ancora una volta sono andato a questo gruppo qui, a questo minivertice dove oggi il nostro (forse Berlusconi, ndr) era sul dialogante». Prosegue il ministro: «Dice: ma insomma non possiamo sparare sempre questa cosa delle elezioni, il governo deve andare avanti, ha incoraggiato anche me... Sai, dice: tu che hai questa immagine devi dirle queste cose, non possiamo fare che sfasciamo tutto, hai capito?». Bisignani: «Poi lui ha diciassette su quale spera molto, ma mi preoccupa molto, devo dirti la verità...». Frattini: «Beh, ma se tu guardi la copia di Panorama che esce stasera o domattina... ci stanno sette pagine sull'appartamento di Montecarlo».

Bisignani: «L'ho vista, l'ho vista». Frattini: «Ah, l'hai già vista? Però voglio dire, in questa fase, per dire, oggi ha incontrato Ronchi, ora sta incontrando Viespoli... oggi era nella... Perché evidentemente sai anche Gianni gli ha detto: beh insomma non possiamo ogni giorno, perché la paura fa novanta. Sai ci vuole niente sull'onda della paura, quei due, tre senatori che ti passano di qua e ti fanno il governo tecnico perché alla Camera i numeri ci sarebbero in teoria». Bisignani: «Certo, al Senato». Frattini: «Al Senato no, però se si prendono e si comprano quattro, cinque senatori, sei senatori proponendogli posti di sottosegretario e ministro questi si spostano». E prosegue il ministro preoccupato: «Piuttosto che andare a casa fanno il ministro».

Bisignani: «Non c'è dubbio, non c'è dubbio». Frattini: «Quindi su questa cosa è una tattica sbagliata, abbiamo stipato Daran degli ex An». E lamenta. «Per salvare la loro pelle ci mandano tutti nel baratro». Bisignani: «E fare le vendette che loro non sono riusciti a fare, perché questa è la verità». Frattini gli dà ragione: «Sì, sì, questa cosa, Luigi, lui l'ha chiara oggi, ieri meno, oggi sì, domani chissà... comunque nessuno dubita più il fatto che lui proponga nella sua testa come tre coordinatori Alfano, Gelmini e Meloni, vuol dire che ovviamente noi ci siamo, l'ha detto a tutti, quindi questo fatto che Schifani mi chiama tutti i giorni, quindi come dire abbiamo tenuto botta quando occorreva».I due interlocutori parlano anche di investimenti all'estero del Poligrafico di Stato e di fondazioni europee collegate al Ppe. Michaela Biancofiore ribadisce: «In quella telefonata il ministro fa un commento politico da cui emerge, tra l'altro, che Frattini non voleva che si arrivasse alla rottura con Fini ed era preoccupato che qualcuno potesse comprare senatori per creare un governo alternativo a Berlusconi». Quanto ai rapporti con Bisignani, la deputata (con un piede fuori dal Pdl) ribadisce: «Lo conoscono tutti». Ma Holzmann gioca a smarcarsi: «Bisignani non l'ho mai visto. Frattini ancora una volta ha sbagliato parte. Grazie all'asse Biancofiore-Urzì-Urso sosteneva gli ex An che hanno fondato Fli».

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