Incroci pericolosi in città Da oggi tecnici al lavoro

L’assessore alla mobilità: «Interverremo, ma solo dove è tecnicamente possibile Tutti devono fare più attenzione: non si può regolare separatamente ogni flusso»



BOLZANO. «Per il momento non è stato fatto ancora nulla perchè i tecnici del mio ufficio sono stati assenti nel periodo delle festività di fine anno. Ora però si metteranno subito al lavoro per verificare il da farsi e per aumentare, come richiesto, la sicurezza lungo le strade della nostra città, soprattutto ad alcuni incroci». La tragedia di via Dalmazia, con l'anziana bolzanina Maria Fodaroni Mogini travolta e uccisa da un autobus numero tre della Sasa. ha lasciato il segno. L'assessore comunale Judith Peintner Kofler non regala comunque troppe illusioni.

L'amministrazione è cosciente che ci sono situazioni di pericolo ma intervenire in maniera drastica non sarà possibile. «Ci sono situazioni che non sempre potranno essere affrontate e risolte perchè il pericolo è insito nel fatto che vanno gestiti contemporaneamente flussi diversi in movimento compresi pedoni e ciclisti - spiega ancora l'assessora - dove sarà possibile faremo qualcosa, ma l'impressione è che in molti casi sarà semplicemente necessario muoversi con maggiore attenzione. Non possiamo pensare di regolamentare tutto, passo dopo passo».

Gli autisti della Sasa, però, sono preoccupati e da tempo chiedono un intervento da parte dell'amministrazione pubblica per cercare di rendere meno pericolosi almeno alcuni degli incroci segnalati. Uno dei punti da sempre indicati con preoccupazione dagli autisti è l'incrocio tra via San Quirino e via Cesare Battisti, all'ombra del Monumento alla Vittoria. Qui si è cercato di ottenere più sicurezza posizionando dei dossi artificiali di rallentamento che però non hanno risolto in via definitiva la situazione. E così ancora oggi rimane un punto critico della viabilità cittadina e sarà molto difficile metterci mano. La considerazione è sempre la stessa: non si può regolamentare in maniera autonoma ogni flusso di traffico in movimento non tralasciando, ovviamente, i pedoni.

L’alternativa è imporre una dilatazione dei tempi di stop ad ogni incrocio con inevitabili ripercussioni su tutta la viabilità cittadina. Particolare attenzione però dovrà essere riservata alle piste ciclabili. Tra gli attraversamenti che preoccupano agli autisti della Sasa c'è anche quello che da piazza della Vittoria sbuca su via Cesare Battisti; poi viale Trento all'incrocio con via Santa Gertrude. Passando alla zona industriale: c'è la ciclabile a fianco della rotonda tra via Buozzi e via Volta e poi in via Siemens, più o meno all'altezza del bar Marina.

La situazione è critica di giorno ma lo diventa ancora di più nelle ore serali , col buio. In inverno è buio già alle 16.30 e questo comporta un notevole aumento dello stress per gli autisti. Anche perché sono molti i ciclisti che girano senza luci oppure con faretti troppo piccoli e praticamente invisibili. E qui è già stato individuato un possibile ambito di intervento in tempi molto rapidi per aumentare i livelli di sicurezza: imporre un maggiore rispetto delle norme anche ai ciclisti con un possibile giro di vita da parte dei vigili urbani.

Da oggi, dunque, i tecnici dell’assessorato alla Mobilità del Comune di Bolzano si metteranno al lavoro per verificare come sarà possibile intervenire. Con un primo invito concreto: anche chi cammina a piedi deve sempre fare attenzione alla situazione.

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