“Independence day”, nessun reato per il video della Klotz sull’autodeterminazione

L’ex ministro La Russa aveva chiesto l’intervento della Procura. Rispoli ha archiviato



BOLZANO. In rete era stato ribattezzato «Indipendence day». Il video di Südtiroler Freiheit che simula il giorno della «proclamazione dell'indipendenza del Südtirol», era diventato un caso nazionale anche per la presa di posizione di alcuni politici tra cui l’ex ministro Ignazio La Russa (oggi presidente nazionale di Fratelli d'Italia) che aveva chiesto l’intervento della Procura della Repubblica. Ora la magistratura ha concluso gli accertamenti. Il caso sembra destinato ad una rapida archiviazione. In effetti il procuratore Guido Rispoli ha depositato istanza di non luogo a procedere (che dovrà essere vagliata dal Gip) secondo un principio base che servirà da punto di riferimento anche per il futuro: le idee se sono pacifiche e non sono violente non possono essere perseguite. E’ vero che la costituzione italiana prevede che la Repubblica sia «una e indivisibile» ma è anche vero che il messaggio del partito di Eva Klotz (Südtiroler Freiheit) non si è concretizzato in nessuna azione che potesse portare realmente al distacco di una parte del Paese.

Il video del movimento di Eva Klotz

Le idee - ha puntualizzato il procuratore - non possono costituire reato se sono esposte in termini pacifici, non violenti e non offensivi nei confronti delle istituzioni (che rappresentano la collettività). Principi non rispettati, ad esempio, in occasione del manifesto raffigurante una bandiera italiana spazzata via come immondizia.(ma.be.)

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