Infanzia, in Alto Adige arrivano i "nonni in prestito"
L'iniziativa è promossa da Caritas e Vke. Si parte da Brunico ma altri Comuni stanno già pensando ad imitare questo nuovo modello di integrazione tra generazioni
BOLZANO. Avvicinare giovani famiglie ad anziani desiderosi di mettersi al servizio e di dare un aiuto: è questo lo scopo del nuovo progetto «Nonni in prestito» ideato a Brunico.
Gli anziani potranno così mettersi a disposizione delle famiglie, donando il proprio tempo come dei veri e propri nonni. L'iniziativa è frutto della collaborazione tra Caritas, Comune di Brunico, Consulta degli anziani di Brunico e Vke (Associazione campi gioco e ricreazione).
I «nonni in prestito» accompagnano ad esempio i bambini in biblioteca, al parco giochi, giocando con loro, o semplicemente passano un pomeriggio o una mattinata insieme.
I «nonni in prestito» non sono dei veri e propri babysitter, ma una specie di nonni a chiamata, pronti a donare parte del loro tempo libero alle famiglie interessate. Il numero di ore da mettere a disposizione sarà a loro discrezione, dopo accordo con le famiglie partecipanti al progetto.