Inflazione 2020, a Bolzano 251 euro in più per famiglia 

Carovita. I prezzi sono aumentati su base annua dello 0,7%, contro il meno 0,2 per cento della media nazionale. Dati utilizzati anche per adeguare periodicamente i canoni d’affitto



Bolzano. Carovita, sempre primi in Italia. Nel mese di dicembre 2020 l’inflazione - calcolata sulla base dell’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (Foi) senza tabacchi - è risultata pari al 0,7% per il comune di Bolzano ed al -0,2% a livello nazionale. Questi dati vengono utilizzati per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio il canone di affitto o l’assegno dovuto al coniuge separato. «Mentre i listini sono calati mediamente del -0,2% in Italia, Bolzano fa registrare numeri in controtendenza, con i prezzi che salgono rispetto al 2019 del +0,7% - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Nessun’altra regione registra una crescita così sostenuta dei listini, con la Campania e l’Umbria che si fermano al +0,4%: i livelli di inflazione in Alto Adige hanno determinato nel 2020 una maggiore spesa su base annua mediamente pari a +251 euro per nucleo familiare residente, contro un risparmio medio di circa -60 euro su base nazionale». «Ancora una volta l’Alto Adige si conferma la regione italiana dove i prezzi crescono di più rispetto al resto del paese, una dinamica registrata nonostante l’emergenza Covid che, in altre aree d’Italia, ha avuto effetti pesanti sui prezzi al dettaglio, affossando i listini», afferma Rienzi.

Tornando al dato altoatesino il maggiore incremento congiunturale, cioè rispetto al mese scorso, si registra a dicembre nella "Ricreazione, spettacolo e cultura" (+2,2%), seguita dalle divisioni "Trasporti e Servizi ricettivi e di ristorazione" (entrambe +1,7%), "Servizi sanitari e spese per la salute" (+0,6%) e "Mobili, articoli e servizi per la casa" (+0,5%). In ribasso rispetto allo scorso novembre appaiono i "Prodotti alimentari e bevande analcoliche" (-1,5%), le "Bevande alcoliche e tabacchi" (-0,8%), i "Beni e servizi vari" (-0,6%) e le "Comunicazioni" (-0,1%). Il maggiore incremento tendenziale (cioè rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si registra a dicembre nei "Beni e servizi vari" (+2,2%), seguiti dalle divisioni "Bevande alcoliche e tabacchi" (+2,1%), "Servizi ricettivi e di ristorazione" (+1,9%), "Servizi sanitari e spese per la salute" (+1,6%) e "Prodotti alimentari e bevande analcoliche" (+1,5%). In ribasso rispetto a dicembre 2019 appaiono le divisioni "Comunicazioni" (-5,4%), "Trasporti" (-2,4%), "Abitazione, acqua, energia e combustibili" (-2,0%) e "Istruzione" (-1,1%).

Da ricordare che gli indici dei prezzi al consumo di dicembre 2020 sono stati elaborati nel contesto determinato dalle misure adottate con il nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 per contrastare la nuova ondata della pandemia causata dal Covid-19 e che hanno reintrodotto limitazioni, differenziate a livello regionale, riproponendo, almeno in parte, le criticità del periodo marzo-maggio.

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