Influenza, vaccinazioni contro 4 virus

Partita la campagna, l’appello del primario Simeoni: «Profilassi consigliata, specialmente per gli anziani»



BOLZANO. Primi freddi, primi starnuti... ci risiamo. E’ scattata ieri in Alto Adige la campagna di vaccinazione contro l'influenza che andrà avanti fino al 18 dicembre nelle strutture dei Comprensori sanitari, dai medici igienisti distrettuali e dai medici di base che aderiscono alla campagna. L’Asl ricorda che il vaccino è raccomandato ed offerto gratuitamente alle categorie a rischio, over 65 ed ai pazienti affetti da malattie croniche. Secondo gli esperti saranno 3/4 i virus protagonisti dell’inverno che ci regalerano raffreddore e mal di pancia: il già noto A/H1N1 California, un virus di origine svizzera chiamato A/H3N2, il B/Phuket e probabilmente, anche il B/Brisbane. Questi ultimi tre rappresentano nuove varianti, ma non molto distanti dai virus circolati gli scorsi anni. Ma come sarà l’influenza di quest’anno? I medici si aspettano una stagione di intensità media e fanno sapere che l’effettiva diffusione dipenderà anche dall’andamento delle temperature. Joseph Simeoni - primario Ufficio Igiene - invita la popolazione a farsi vaccinare: «Noi altoatesini siamo i meno vaccinati d’Italia, l’anno scorso la copertura ha toccato sì e no il 36% (contro il 48% nazionale) ed abbiamo il personale sanitario che non arriva al 5%... dobbiamo correre ai ripari». Come mai succede? «Forse pochi ricordano il caso Fluad dell’anno scorso che si è risolto in una bolla di sapone ma ha spaventato parecchia gente». Il medico si riferisce al caso dei venti decessi sospetti di anziani segnalati all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Alla fine il Fluad fu scagionato dal Comitato per la farmacovigilanza dell'Agenzia Europea per il Farmaco (Ema), che aveva appunto indicato come non vi fosse alcun rapporto con le morti segnalate, ma certo la notizia rilanciata dai mass media aveva spaventato anche gli altoatesini. Ricordiamo poi che quest’anno ci sarà un bonus di quasi 300 mila euro a disposizione dei medici che riusciranno ad aumentare la percentuale delle vaccinazioni antinfluenzali. Una sorta di «premio di produzione» per i medici di medicina generale - prevista dal contratto (parliamo del fondo per i cosiddetti progetti obiettivi che cambiano ogni anno) - che si impegnano ad allargare la popolazione vaccinata, non considerando solo le categorie a rischio e gli over 65 anni. La scorsa settimana è stato - infatti - firmato un accordo tra alcune sigle sindacali dei medici di base, il Comitato aziendale di medicina generale (presieduto da Paolo Conci) e il Comitato provinciale di medicina generale (presidente Michael Mayr). È la prima volta che accade e l'accordo arriva alla vigilia della nuova campagna di vaccinazione che è partita ieri. (v.f.)













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