«Italia da sudtirolesizzare»

Le domande che Spagnolli avrebbe voluto fare a Renzi. E i consigli al premier



BOLZANO. Se avesse potuto avere mezz’ora in privato con Renzi, l'altro giorno? "C'era Kompatscher, è bastato lui." Ma mettiamo che il sindaco fosse diventato presidente per un giorno e avesse potuto chiedere qualunque cosa al premier..."Beh, innanzitutto sono italiano. E avrei chiesto alcune cose per il nostro gruppo a cui Arno magari non penserebbe. E poi che il governo non si dedichi solo alla mungitura dei Comuni, e poi..." Riecco Spagnolli e le sue domande.

La prima, da sindaco a ex sindaco: "Chiederei di uscire presto dalla logica fin qui seguita da tutti i governi. Di destra e di sinistra. Che prima pensano a togliere e poi si vedrà. E i primi a cui togliere sono gli enti locali. I primissimi i Comuni. Basta, siamo al collasso".

Che servirebbe?

"Una rivoluzione amministrativa".

Renzi l'ha promessa...

"Ma va fatta sul serio. Lo Stato si prende il 70% delle risorse, è chiaro che a tutto il resto rimangono le briciole. Vanno subito ridimensionati gli organici dei ministeri, tante questioni vanno subito delegate sul territorio che sa come spendere i soldi più di Roma."

Ma il sindaco di Bolzano è anche il vero rappresentante di gruppo. Non delegato ma nei fatti. Storicamente molto più degli assessori in giunta. E quindi?

"Inizierei con un rovesciamento di prospettiva. Negli ultimi anni tanti governi hanno tentato di italianizzare l'Alto Adige, esportando procedure non virtuose. Sarebbe invece il caso di sudtirolesizzare l'Italia. Qui abbiamo esperienza di buona pratica politica. Offrirei a Renzi alcune soluzioni per oliare meglio la macchina amministrativa e per riaquistare la fiducia dei cittadini".

Ma si intendeva: cosa chiederebbe per il gruppo italiano qui.

"Gli italiani stanno facendo la loro parte. Non sono più passivi. O antiautonomisti. Ma proprio per questo devono avere un ruolo. Riconoscersi e essere riconosciuti. Penso sia arrivato il momento di trovare una maniera esplicita di fornir loro una rappresentanza in sede romana. Indipendentemente dai risultati elettorali o dalle divisioni. Non è possibile cercare solo un rapporto diretto con Kompatscher. Occorre un ruolo istituzionalizzato. Con Bressa il rapporto è, come dire, valido ma sotterraneo."

E a Bolzano?

"La stessa cosa. Gli italiani devono uscire dal precariato. Stare seduti al tavolo da padroni di casa. Non basta la vicepresidenza della giunta".

E per Bolzano?

"Anche. Un tavolo dove la città sia protagonista e in prima fila. Non in mezzo agli altri Comuni".(p.ca.)













Altre notizie

Attualità