Kompatscher: «Nella prossima giunta ci sarà solo un italiano»

Il futuro governatore: non c’è spazio giuridico per una rappresentanza più ampia; conferma per l’esecutivo a nove con la presenza di tre donne


di Maurizio Dallago


BOLZANO. La Svp non si sposta. Solo un posto per gli italiani nella prossima giunta provinciale. «È vero che sarebbe opportuna una maggiore rappresentanza del gruppo italiano, ma lo Statuto parla chiaro, la giunta deve rispecchiare la composizione del consiglio e quindi nel prossimo esecutivo ci saranno 9 componenti, di cui 7 del gruppo tedesco, un italiano ed un ladino». Così, ieri, Arno Kompatscher. Ribadendo, inoltre, che sempre per legge, la rappresentanza femminile nell’esecutivo sarà di 3 donne. Ovviamente il Pd resta il partner naturale, «ma sulle alleanze in questo momento - dobbiamo avere ancora gli incontri con tutte le formazioni politiche - non mi pare corretto fare nomi di singoli partiti».

Fin qui il prossimo presidente della giunta che sullo specifico della rappresentanza italiana in giunta afferma poi che «alcuni giuristi interpellati sull’argomento non hanno lasciato spazio a dubbi interpretativi». Ovvero alla possibilità che anche con solo cinque consiglieri provinciali del gruppo italiano si possano avere due assessori italiani in giunta. Naturalmente i democratici non la pensano allo stesso modo.

Intanto sul tema della composizione della prossima giunta altoatesina, impazza il toto-nomine. E si inizia anche a parlare in via Brennero delle competenze. Gira voce, ad esempio, che l’economia possa rimanere in capo allo stesso Kompatscher. Un ambito su cui lo stesso futuro presidente pone tanta importanza per i riflessi sociali che una sana politica economica ha per il sistema-Alto Adige in tema di ricchezza e di occupazione. Sempre alte le possibilità che Arnold Schuler possa entrare in giunta, con la competenza sull’agricoltura. Dopo lo straordinario risultato in termini di preferenze - oltre 31 mila voti, l’ex sindaco di Plaus, ex presidente del Consorzio dei comuni e forse ex ribelle Svp, si appresta ad entrare a Palazzo Widmann, dopo una legislatura che gli è servita a solidificare con oltre 14 mila voti in più la sua posizione dentro il partito.

Non ci saranno problemi nemmeno per la riconferma di Richard Theiner. È l’unico assessore - Bizzo a parte - che ha guadagnato voti, Obmann del partito e venostano di provenienza con anima da Arbeitnehmer. Quanto basta per restare in giunta, dove farà il suo ingresso anche la consigliera Martha Stocker. Quarta nelle preferenze in casa della Stella alpina, ha cementificato la sua posizione. Pusterese, ex leader del movimento femminile per anni, rappresenta anche un’ottima mossa per pararsi a destra, visto che Martha in tema di ortodossia culturale non è seconda a nessuno.

A proposito di destra, ieri c’è stato un vivace scambio di accuse tra Ulli Mair dei Freiheitlichen e lo stesso Kompatscher. La prima a sottolinare come «sia stata un bene la perdita della maggioranza assoluta da parte della Svp, incapace di difendere i sudtirolesi anche sul piano culturale». Pronta la replica di Kompatscher, a ribadire «la linea culturale della Stella alpina a difesa di tedeschi e ladini». E così, anche nella composizione della giunta, in via Brennero si assisterà ad una partita a scacchi, dove pure l’avanzata della destra saràmetro di valutazione per la scelta dei prossimi assessori.

Che fortuna per Florian Mussner. Ha quasi dimezzato le sue preferenze rispetto a 5 anni fa, eppure farà ancora parte della giunta da qui al 2018. La rappresentanza ladina s’ha da fare e lui è l’unico consigliere eletto tra Gardena e Badia. In forte ascesa pure le quotazioni del giovane Philipp Achammer. Si è costruito un pacchetto di oltre 14 mila voti, arrivando al quinto posto davanti ad assessori come Widmann e lo stesso Mussner. Potrebbe essere uno dei volti nuovi, il 28enne della val d’Isarco, candidato dei giovani del partito ed ex segretario organizzativo della Svp. In una fase in cui sembra pagare la novità ed in una realtà che lo vede in forte amicizia con lo stesso Kompatscher.

Tutti a vedere la Stocker a prendere le competenze che furono di Sabina Kasslatter Mur, ovvero scuola e cultura. Ma potrebbe anche essere che i due settori vengano scorporati, con la cultura alla Stocker e la scuola magari ad un’altra delle «new entry», la brunicense Waltraud Deeg, che pure insegna, pur essendo avvocato. L’ala sociale ha sempre avuto un ruolo importante nell’assessorato alla scuola: basti pensare ai tempi di Saurer.

Nell’esecutivo dovrà esserci un’altra donna. Sono cinque in tutto nella Svp. Magdalena Amhof è un’altra esponente dell’ala sociale e forse sconterà la presenza di troppi aspiranti-assessori degli Arbeitnehmer, quindi le quotazioni restano stabili. Non rimangono che Maria Kuenzer e Veronika Stirner. Ma qui la scelta è legata a tutte le pedine dello scacchiere che devono combaciare tra voti di preferenza, rappresentanze di territorio e di categorie. E Widmann? Il suo futuro è incerto.













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