Kompatscher: sanità, riforma necessaria

Nessun taglio su salute e welfare. Il presidente: «Lasciamo lavorare i tecnici sulla riorganizzazione degli ospedali»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. È di 5,4 miliardi di euro il bilancio della Provincia per il 2016. «Il più consistente rispetto a tutti i bilanci passati»: il presidente Arno Kompatscher ha presentato ieri la manovra finanziaria per il prossimo anno. Il bilancio preventivo del 2015 era stato di 5,382 miliardi. Un’ora di relazione letta davanti al consiglio provinciale. Da martedì per tutta la settimana è prevista la discussione e la votazione. La relazione di bilancio è il momento in cui il presidente fissa la linea politica. Punti forti di ieri, la riforma sanitaria, «necessaria, lasciamo lavorare i tecnici», il referendum sull’aeroporto, che intende vincere ma che «non sarà un voto di fiducia» sul presidente, la presenza dei profughi da gestire sapendo che «la paura non è una buona consigliera», ricordando piuttosto «chi siamo», con le nostre radici «umanistiche e cristiane». Ci sono segnali di ripresa dell’economia: più 1,7% la stima per il 2016 della Camera di commercio. Ieri l’Astat ha certificato un segno meno della disoccupazione, scesa al 3,9%. Kompatscher rivendica il patto finanziario con Roma del dicembre 2014, «pietra miliare, che ci preserva anche per il 2016 da interventi unilaterali dello Stato sulle nostre finanze». Ribadisce di non condividere «il nuovo centralismo dello Stato italiano», motivo in più per spingere sulla visione europea, soprattutto in chiave Euregio, perfetta per «la nostra funzione di ponte, parte integrante del nostro Dna».

Insomma, avverte Kompatscher, «l’Alto Adige non è un’isola, come talvolta qualcuno auspicherebbe. È una provincia consapevole dei propri valori, nel cuore dell’Europa». Non possiamo chiuderci a riccio, dice, e «può stare tranquillo chi teme che questa apertura possa mettere a rischio la nostra Heimat».

Le cifre. Su 5,4 miliardi di euro, il bilancio effettivamente spendibile sarà di 4,659 miliardi. Oltre il 57 per cento delle risorse, rivendica, sarà destinato a sanità, istruzione, welfare e famiglie. Senza tagli rispetto al 2015. La sanità riceverà 1,175 miliardi, confermando i 38 milioni supplementari assegnati a metà di quest’anno. Prosegue la politica di alleggerimento fiscale: 300 milioni di euro in meno di gettito per la Provincia da sgravi e altre misure. La «no tax area» sull’Irpef passa da 20 mila a 28 mila euro. L’esenzione dell’Imi per la prima casa ammonterà a 11 milioni di euro. Nel 2015 su 210 milioni di sgravi, 125 milioni sono andati a favore dell’economia.

La sanità. La riforma sanitaria si farà e Kompatscher annuncia una data: «Decisione definitiva nel marzo 2016». Sul tema si trova uno dei passaggi più netti della relazione: pensando a dibattiti pubblici e sit-in «si potrebbe avere l’impressione che nella nostra provincia sia scoppiata un’emergenza su vasta scala: non è così». Esplicito l’appello alla popolazione a comprendere le ragioni: si dovrà finalmente «arrivare ad ammettere da parte di partiti e correnti, rappresentanze sindacali e imprenditoriali, Comuni e Comunità comprensoriali, categorie professionali della sanità, organizzazioni della società civile e pazienti stessi che è necessario attuare le riforme».Tra cui, sistema di assistenza differenziato nei sette ospedali. E quindi: «Dovremmo finalmente lasciare liberi di lavorare i gruppi di lavoro, per poi discutere insieme i risultati».

L’aeroporto. Il referendum di giugno deciderà se proseguirà il finanziamento provinciale (2,5 milioni all’anno fino al 2022, poi 1,5 milioni): «Sostengo un aeroporto regionale ben funzionante e cercherò di ottenere il consenso della popolazione».

I profughi. A chi vede nei profughi una minaccia, Kompatscher risponde promettendo attenzione sul tema sicurezza, ma invitando a non farsi guidare dalla paura: «Dovremmo tutti tornare ad acquisire una maggiore consapevolezza della nostra cultura, tradizione e radici umanistiche e cristiane. Chi si sente forte nei suoi principi può affrontare i cambiamenti. Se vogliamo sapere dove andare, dovremmo sapere da dove veniamo».

Opere pubbliche. Dal probabile rinnovo della concessione A22 arriveranno i finanziamenti per Bbt e la circonvallazione di Bolzano. Per l’edilizia sono previsti 48,2 milioni di stanziamenti e 200 milioni di mutui, destinati tra l’altro al polo bibliotecario. All’edilizia abitativa sono assegnati 188 milioni. Lo stanziamento complessivo per i Comuni è di 362,4 milioni. Alla mobilità sono assegnati 202 milioni.

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