l'intervista

Kompatscher: treno fino all’ospedale di Bolzano

La proposta di spostamento dei binari verrà presentata al Comune. Aeroporto, il valore di mercato è al massimo di 5 milioni di euro


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Una sorpresa su rotaia per Bolzano. Ci sta lavorando la Provincia, che coinvolgerà il Comune. Lo rivela il presidente provinciale Arno Kompatscher, che abbiamo incontrato per la tradizionale intervista estiva, prima della ripresa dei lavori. E sempre in tema di mobilità, Kompatscher anticipa le prime cifre, in picchiata, sulla quotazione dell’aeroporto, in vista della manifestazione di interesse per la cessione delle quote della società di gestione Abd.

Stiamo per entrare nell’ultimo anno di amministrazione, prima delle elezioni. Ci dobbiamo aspettare sorprese per il 2017-2018?

«Sorprese mi auguro di no. Per chi governa, di solito sono cattive sorprese. Abbiamo seminato per i primi anni, è tempo di raccogliere. Partiranno in autunno e primavera progetti enormi per la viabilità: la circonvallazione di Merano, di Bressanone e il nuovo accesso per la Badia: sono opere da 160 milioni, più 80 e 80. Ma sono ancora piccolezze, rispetto a quanto faremo per il “ferro”. Ecco, su questo non una sorpresa, ma una novità importante su cui stiamo lavorando c’è. Quasi una rivoluzione, secondo me».

Di cosa parliamo?

«Del treno Bolzano-Merano. Sapete che abbiamo firmato il contratto con Rfi per il nuovo nodo di Bressanone, la variante della Val Riga, la nuova galleria del Virgolo per l’accesso alla nuova stazione di Bolzano e la stazione stessa. Rfi non avrebbe speso un centesimo, siamo riusciti a convincere la società grazie ai buoni rapporti con l’amministratore delegato Maurizio Gentile e con il ministro Graziano Delrio. Stiamo lavorando all’elettrificazione della ferrovia della Venosta, che consentirà il raddoppio della portata e la linea diretta Bolzano-Malles, senza cambiare a Merano. E veniamo a Bolzano. Sarà necessario il raddrizzamento dei binari nel tratto cittadino. E dovremo fare una scelta importante, insieme al Comune».

Quale?

«Si procederà con una semplice eliminazione di alcune delle curve attuali dei binari, per velocizzare la linea, che dovrà avere una cadenza ogni 15 minuti, oppure ne approfittiamo per un progetto più ardito? Perché non spostare la linea e passare dall’ospedale? Bolzano-Merano passando dal San Maurizio, ogni 15 minuti. Con una stazione all’ospedale».

Ma c’è spazio per i binari?

«Sì, i binari ci stanno. Siamo nella fase della discussione interna tra i nostri tecnici e la Sta. Poi andremo dal Comune, ma in fretta. Gentile ci chiede di scegliere in fretta. Il contratto con Rfi prevede che le nuove opere vengano completate entro il 2024».

Di fatto sarebbe un pezzo di tram.

«Da questo dipenderà infatti la progettazione di un eventuale collegamento con l’Oltradige, perché un conto è se con la ferrovia passeremo per l’ospedale o se passeremo per Firmian, come prevederebbe il progetto di semplice rettifica dei binari. Su questa seconda ipotesi ci sono già state proteste nel quartiere, perché si dovrebbero abbattere alcuni edifici. Grazie a tutte le nuove opere ferroviarie avremo la cadenza dei treni ogni 30 minuti in tutto il territorio provinciale, anche verso Vipiteno, e ogni 15 minuti sulla Bolzano-Merano. Ci dovranno essere ottime ragioni per continuare a usare l’auto. Ma dobbiamo procedere esattamente così, perché tutti i giorni ci troviamo in colonna sulla Mebo e sulla A22. Questo è il modo di affrontare le cose, non dicendo facciamo una terza, quarta e quinta corsia. Il traffico delle auto si risolve garantendo un servizio ferroviario eccellente ».

La Provincia si ritira dall’aeroporto. Lei ha annunciato la procedura di manifestazione di interesse. Dal mondo degli imprenditori emerge la volontà di affittare la struttura, non di acquistarla. Il fronte dei contrari si prepara alle barricate.

«Era chiaro cosa sarebbe accaduto con la vittoria del sì e del no al referendum. Nel secondo caso, non è mai stato detto che l’aeroporto sarebbe stato chiuso. Non sparisce l’aeroporto, ma la provincia si ritira dal finanziamento. Come suggerito dai nostri consulenti, apriremo a settembre la procedura per la manifestazione di interesse per capire le esigenze del mercato. Su quella base imposteremo il bando di gara. Vogliamo evitare di trovarci con un bando che non incontra alcun interesse».

Vendita o affitto?

«La procedura di manifestazione di interesse specificherà che la Provincia intende uscire dall’aeroporto, attraverso la cessione delle quote di Abd o ritirandosi dalla gestione in altro modo. Chi fosse interessato, troverà l’indirizzo e-mail cui rivolgersi per il primo appuntamento. Questa prima fase si chiuderà entro ottobre».

Di quali cifre parliamo?

«Abd ha un patrimonio di circa 35 milioni in immobili. Ma non è questo il valore effettivo di mercato, perché in quell’area non sarebbe possibile realizzare un centro commerciale o altro. Solo aeroporto. In più, nei primi 10-15 anni il piano industriale dovrà prevedere una perdita. Ecco allora che devi sommare il patrimonio con il cash flow negativo iniziale. Alla fine vale pochissimo questo aeroporto».

Poco quanto?

«Diciamo circa 5 milioni, forse meno. Siamo tra 1 e 5 milioni. Anche con una stima così bassa del valore, potrebbe capitare che non ci siano imprenditori interessati all’acquisto e che ci propongano il loro ingresso per gestire la struttura. È questa l’alternativa di cui si sta parlando, che qualcuno chieda di subentrare nella struttura per un affitto simbolico. Ovviamente la gestione sarebbe a rischio degli imprenditori».

Anche le eventuali perdite?

«Naturalmente, altrimenti non rispetteremmo il risultato del referendum».













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