Energia

L’Alto Adige di notte spegne vetrine, insegne e monumenti 

Le misure in vigore dal primo gennaio 2023. La Provincia approva il nuovo regolamento che stabilisce le regole dello spegnimento notturno. Il governatore Arno Kompatscher: stop dalle ore 23 alle 6 della mattina di pubblicità luminose e illuminazione di negozi e beni artistici



BOLZANO. Ridurre l'inquinamento luminoso e risparmiare energia: è l'obiettivo dei nuovi criteri varati dalla Provincia di Bolzano per l'illuminazione pubblica esterna, gestita dai Comuni, ma anche per le attività economiche private.

Con il regolamento approvato nei giorni scorsi, che discende dalla legge provinciale del gennaio scorso, si regolamenta lo spegnimento notturno della pubblicità luminosa e dell'illuminazione di beni architettonici ed artistici: al buio negozi e monumenti.

Per garantire un futuro risparmio energetico sul territorio, le nuove disposizioni, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2023, prevedono l'obbligo di spegnere durante le ore notturne l'illuminazione delle insegne, dei pannelli e le scritte auto-illuminanti di tutte le tipologie d'illuminazione decorativa e delle vetrine, comprese quelle dei monumenti architettonici ed artistici, tra le ore 23 e le ore 6, con l’eccezione delle attività aperte.

Per l'illuminazione decorativa di monumenti architettonici e artistici, le nuove linee guida specificano un'intensità luminosa massima di due candele per metro quadro (cd/m²). Le sorgenti luminose di nuova installazione non devono superare la temperatura di colore di 3000 Kelvin e l'indice di resa cromatica (Cri) non deve essere superiore a 80.

Le insegne non possono avere luce intermittente né abbagliante e l’illuminazione di insegne deve avvenire dall’alto verso il basso con apparecchi schermati. L’adeguamento delle insegne luminose deve essere effettuato alla prima manutenzione straordinaria e non dovrà avvenire più tardi del 2030. Previsto inoltre il divieto di utilizzo di proiettori d'illuminazione, i cosiddetti sky beamers.

Le violazioni prevedono sanzioni amministrative da 500 fino a 1500 euro. Eccezioni sono previste in caso di sicurezza e servizi pubblici.

«Oggi più che mai il risparmio energetico è diventato un tema all'ordine del giorno, soprattutto quando si riduce il consumo di energia apparentemente superfluo - sottolinea il presidente Arno Kompatscher -. Dopo la discussione avvenuta con i Comuni, gli stakeholders locali e le parti sociali abbiamo adottato una serie di regolamenti che contribuiscono ad attuare il nostro piano climatico nel campo dell'energia, che vuole garantire il benessere delle persone e la tutela dell'ambiente dall’eccessiva illuminazione, contribuendo al risparmio energetico.

Spegnendo le luci di notte non solo risparmieremo energia, compiendo un piccolo passo verso la protezione del clima ma speriamo anche di creare la consapevolezza che il risparmio e il buon senso sono importanti compagni di viaggio verso la sostenibilità».

Per l’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato, le nuove misure adottate sul territorio, grazie ad un efficace lavoro di rete, vanno nella direzione di limitare l'inquinamento luminoso: «Un passo necessario – ha spiegato Vettorato – se si pensa anche alla stima secondo cui entro il 2050 circa il 75% della popolazione mondiale vivrà in città. Il nostro territorio sta subendo una rapida trasformazione, dobbiamo puntare, fin da subito, a migliorare la qualità dell’illuminazione pubblica, rendendo meno abbagliante, più confortevole e meno pericolosa la luce.

Ridurre lo spreco di energia elettrica, ottimizzando un’illuminazione funzionale e sostenibile, significa fare una scelta che aiuti l’ambiente e garantisca anche un risparmio economico. Illuminare meno significa illuminare meglio».













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