La lettera

L’appello: «Mio figlio non c’è più. Parlate con loro prima che sia tardi» 

Federico Lavoriero è il padre di Manuel, brillante venticinquenne che si è tolto la vita: "Il silenzio non aiuta nessuno, di queste morti bisogna parlare"



BOLZANO. Manuel Lavoriero aveva 25 anni. Manuel era tutto ciò che un ragazzo di 25 anni vorrebbe essere: era intelligente, aveva una laurea in giornalismo, era musicista e poeta talentuoso, parlava perfettamente tre lingue, aveva tantissimi amici e da poco aveva superato una difficilissima selezione per un posto di lavoro al Parlamento europeo. Manuel ha scelto di interrompere il suo cammino terreno il 30 agosto scorso, gettando la sua famiglia in un abisso di incredulo dolore.

A distanza di quattro settimane, Federico, il papà di Manuel, ha trovato la forza per compiere un gesto di ammirabile altruismo. Attraverso l’Alto Adige, infatti, Federico lancia un appello a tutti i genitori affinché stiano più vicini ai loro figli, parlino con loro, si forzino di andare oltre una serenità che spesso è solo di facciata. Ecco, il suo invito, seguito da una lettera scritta da Manuel e trovata dai genitori nel suo computer dopo il dramma.

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di Federico Lavoriero

Manuel, ti abbiamo voluto bene, ma forse potevamo aiutarti di più.

Come eri bello! Eri bello fuori, ma soprattutto eri bello dentro. Eri gentile, educato e generoso, sempre dalla parte dei più deboli.

Dietro a questo ragazzo buono, intelligente e con tanti talenti, si celava una atroce sofferenza personale che lo ha spinto a compiere un gesto estremo. Non lo abbiamo capito, non lo abbiamo preso sul serio.

Quello dei suicidi nella nostra Provincia è un fenomeno drammatico, occorre fermare la catena di tragedie.

Dicono che è meglio non parlarne sui giornali, secondo me, è vero il contrario. Occorre affrontare il problema, senza descrivere i dettagli, senza sensazionalismi per evitare l’emulazione. Però dare buoni consigli ai genitori, questo si, questo si può e si deve fare. Quei consigli che a noi sono mancati.

Consiglio a tutti i genitori di passare più tempo con i propri figli, se vuoi veramente bene a una persona, devi essere presente, dovresti quantomeno sapere cosa le passa per la testa, se soffre, se è depresso, se è triste e soprattutto se vuole togliersi la vita.

Ho trovato questo testo nel suo PC, che vorrei condividere con più persone possibile.

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di Manuel Lavoriero

Ciao a tutti! Grazie per l’opportunità di esprimere le mie idee qui! Il mio nome è Manuel Lavoriero. Vengo da una città chiamata Bolzano, capoluogo della Provincia montuosa dell’Alto Adige-Sudtirolo, nel Nord Italia. Parlo tedesco, italiano, inglese e un po’ di francese. Ho studiato giornalismo a Vienna, conseguendo una laurea nel 2019. Ho lavorato come giornalista per vari giornali e canali televisivi in Austria e in Italia. Amo suonare il pianoforte. Suono diversi generi, ma principalmente classica ma anche moderna. Mi piace comporre musica. Scrivo poesie per il poetry slam. Il poetry slam è una competizione dove i poeti recitano su un palco e gareggiano fra loro. Purtroppo, a causa della pandemia, non ci sono stati spettacoli ultimamente, ma non appena la situazione migliorerà, spero di essere di nuovo sul palco!

Fin da piccolo mi piaceva molto la letteratura. Da bambino, scrivevo storie su un piccolo coniglio che viaggia per il mondo con un pigro koala. Ai miei compagni di classe piacevano queste storie e io le leggevo davanti alla classe. Più tardi, ho scoperto la musica e ho iniziato a scrivere poesie in combinazione con la musica. Un giorno al liceo, la mia insegnante ci disse di scrivere una poesia, e io lo feci con grande soddisfazione di tutti. Ho continuato a scrivere ed esibirmi fino a vincere i campionati altoatesini di poetry slam nel 2016 e nel 2017 per poi partecipare a numerose esibizioni in Italia, Austria e Germania. È stato un periodo fantastico, ho incontrato così tante persone meravigliose! Ho imparato così tanto e sono molto grato per questa esperienza. Amo stare sul palco, mi dà energia, una sensazione elettrizzante – un’emozione di vitalità. Per avere successo con le mie esibizioni, lavoro molto duramente, concentrandomi su ogni aspetto: la poesia scritta, il tempo, la pronuncia, i movimenti delle mani - tutto. Mi piace sentire il pubblico quando mi esibisco, percepire reazioni e cogliere gli sguardi. Anche se il pubblico è una delle ragioni principali per cui mi piace questa attività, scrivo anche perché sento che c'è la necessità di scrivere. È un atto profondamente umano, un atto d’amore.

Ho iniziato a suonare il pianoforte a 11 anni. Prima ho preso lezioni private, poi sono passato alla Scuola di Musica, poi al Liceo Musicale e infine al Conservatorio. Simile al poetry slam, suonare il piano significa molta preparazione e duro lavoro. La musica è un linguaggio unico che deve essere studiato e compreso. Ma una volta che la si conosce bene, la ricompensa è incredibile. Non è sempre stato facile, ma ho continuato a suonare, ricordando a me stesso quanto sia magico il potere della musica. Quando suono, dimentico tutto, e tutto intorno a me scompare improvvisamente. È come essere in un mondo diverso. Da un lato, la musica è un'attività incredibilmente emotiva, può esprimere i nostri sentimenti più profondi, sentimenti che nessuna parola potrà mai descrivere. Per me, questo è sempre stato chiaro con le composizioni romantiche, ad esempio di Sergei Rachmaninoff o Frédéric Chopin. D’altra parte, c'è un aspetto veramente logico nella musica, quasi matematico. Questo diventa chiaro quando guardiamo le strutture armoniche, il contrappunto e la teoria musicale. Johann Sebastian Bach è il principale esempio di pura perfezione nella musica.

Ho composto la colonna sonora per diversi cortometraggi e spot pubblicitari. Sono veramente grato ai registi che mi hanno dato questa opportunità. Non è facile comporre musica, ma non è nemmeno impossibile. Bisogna però considerare molte cose. Al giorno d'oggi, quasi tutti i compositori lavorano con workstation audio digitali. Pertanto, è necessario sapere come utilizzare i programmi musicali e ogni aspetto tecnico collegato a queste applicazioni. Naturalmente, è necessario avere qualche conoscenza di base della musica e della teoria musicale. In secondo luogo, la musica nei film deve essere in grado di raccontare una storia, da sola. A volte si dice che la colonna sonora è come un attore in più. Si apposta sullo sfondo per raccontare la storia emotiva del film. Inoltre, bisogna sapere quando e come suonare la musica in certe scene, ma bisogna anche sapere quando è necessario mettere in pausa la musica. E infine, bisogna essere appassionati di narrazione e di film. Cercare di creare arte senza godere della forma d'arte è come cercare di nuotare in una piscina senz’acqua. Quando scrivo musica credo totalmente che il pubblico debba immergersi nella musica. Ma un buon compositore di colonne sonore sa come mantenere un livello basso, creando un'atmosfera senza stare sotto i riflettori. Mi ispiro molto ai grandi compositori di film come John Williams, Hans Zimmer, John Powell, Ennio Morricone e molti altri. Ma alla fine si tratta sempre di trovare una voce propria e una voce che si adatti al film stesso. Mi piace sperimentare con strumenti classici ed elettronici e con suoni armonici e dissonanti. Preferisco usare l'applicazione Logic Pro per i miei lavori, dove ho un sacco di strumenti diversi. Per un appassionato di musica, questo è il paradiso. Puoi provare a mescolare tutti i diversi suoni. Di solito, comincio con una melodia o una base di pianoforte e aggiungo nuove basi armoniche da altri strumenti come i fiati o gli archi. A volte, è principalmente improvvisato. Altre volte, so esattamente come deve essere la struttura o forse il regista mi dà un’idea chiara di come vuole la musica. Per la maggior parte, si lavora da soli, ma è anche importante essere collaborativi e poter lavorare con il regista o altri membri della troupe.

Ho un messaggio ispiratore per tutti i giovani di tutto il mondo: si tratta di essere felici. È quello che mi dicono sempre i miei genitori. Credo che sia importante vivere una vita con quanta più felicità possibile. E felicità significa anche trovare appagamento nelle attività, nelle convinzioni, nei risultati e nelle relazioni con le altre persone. Per me, la musica e la letteratura sono stati un grande motore di felicità, ma anche incontrare altre persone e viaggiare. Ho partecipato a molti eventi in tutta Europa e questo mi ha dato una gioia immensa.

C’è una citazione da Ratatouille, uno dei miei film Pixar preferiti, che voglio condividere: In passato, non ho fatto mistero del mio disprezzo per il famoso motto dello chef Gusteau, “Chiunque può cucinare”. Ma mi rendo conto che solo ora capisco veramente cosa voleva dire. Non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque. Non importa chi sei o da dove vieni - puoi diventare un grande artista, chiunque tu sia. La citazione del film è di un personaggio chiamato Anton Ego, un critico culinario. Parla anche dell'importanza di difendere “il nuovo” e sono veramente d'accordo. Nell’arte, le nuove creazioni hanno bisogno di qualcuno che le difenda. D’altra parte, anche le vecchie creazioni hanno bisogno dei loro fan. Sono entrambi importanti e credo che questo possa essere applicato a molti altri aspetti della vita.

Siate creativi, siate audaci e, soprattutto, siate curiosi! Viviamo in un mondo così bello e vasto, cercate di esplorarlo il più possibile!













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