La mummia

L'archistar Renzo Piano ridisegna l’ex Ina per Ötzi 

L’imprenditore Tosolini, proprietario dell’immobile, ha affidato l’incarico all’archistar per progettare il nuovo Museo. Il famoso architetto è arrivato a Bolzano per un sopralluogo. Paolo Tosolini: «Ritiene che il sito sia ideale; nessun confronto con l’ex Enel»  


Antonella Mattioli


BOLZANO. La Generalbau, società che fa capo alla famiglia Tosolini, rilancia e punta sull’archistar Renzo Piano, per progettare il nuovo museo di Ötzi, all’interno del palazzo ex Ina di via Museo-angolo via Rosmini. Si profila un’ipotesi di partenariato pubblico-privato.

«Si tratta - spiega l’imprenditore Paolo Tosolini - di un’operazione molto importante e per questo cercavamo una firma di alto profilo. Vogliamo per il nuovo Museo il meglio. Nelle settimane scorse sono venuti a Bolzano i collaboratori di Piano per effettuare i sopralluoghi. Nei giorni scorsi è arrivato l’architetto stesso. Ha visionato i due siti, l’ex Ina e l’ex Enel, e non ha avuto dubbi: l’immobile di via Museo-via Rosmini, che attualmente ospita la Biblioteca Civica, è per una serie di motivi, quello più idoneo all’operazione». La Generalbau dunque, proprietaria sia dell’ex Ina che dell’ex Enel insiste - come si legge in una nota diffusa ieri - “nel proporre, quale futura sede del nuovo Museo archeologico “Ötzi”, il proprio complesso di edifici ex Ina situato in via Museo-ponte Talvera-via Rosmini, posizione già segnalata dallo studio Sinloc quale sito idoneo ad ospitare la nuova sede del museo: zona centralissima che si pone come anello di congiunzione tra la città vecchia ed i nuovi quartieri oltre il Talvera fino a piazza Gries”.

Ex Ina ed ex Enel.

Lo studio della Sinloc, società alla quale la Provincia aveva affidato il compito di individuare in base ad una serie di parametri il sito più adatto, vede al primo posto della classifica il palazzo ex Enel, seguito dal carcere (in vista della costruzione del nuovo penitenziario), quindi l’ex Ina, il Virgolo e la sede della Cassa di risparmio.

Sulla base di quest’analisi, al momento la Provincia sta studiando l’ipotesi di realizzare il Museo di Ötzi nel palazzo ex Enel e il Museo di Scienze naturali nel carcere, una volta liberato.

Mentre la conferenza dei servizi è impegnata ad analizzare la proposta di partenariato pubblico-privato della Signa di René Benko. Com’è noto l’imprenditore austriaco intende portare sul Virgolo Ötzi, il Museo di Scienze naturali (oggi in via Bottai) e un auditorium. Il progetto è firmato dallo studio norvegese Snøhetta.

Ma perché la Generalbau insiste sull’ex Ina, pur essendo proprietaria anche dell’ex sede Enel di via Dante angolo viale Druso?

«I motivi sono più d’uno - spiega Paolo Tosolini -: si va dalla centralità del sito alla vicinanza con il Museo civico. Per cui si possono immaginare delle sinergie tra i due musei dalle quali trarrebbe vantaggio anche il Civico. Nelle prossime settimane lo studio RPBW- Renzo Piano Building work shop eseguirà un concept design con le prime proposte del nuovo museo. L’obiettivo è la massima sostenibilità ambientale; si punta ad un edificio “Zero Carbon” e ad una certificazione Leed».

Ma se la nuova casa di Ötzi verrà realizzata all’ex Ina; per quanto riguarda l’ex sede dell’Enel che progetti ci sono? «Al momento, nessuno».

Non si pensa di trasformarlo in un condominio di lusso con vista sui prati del Talvera? «Al momento, no. E il motivo è presto detto. Dalla vecchia sede dell’Enel, la vista più che sul Talvera è sul camminamento del carcere. I due immobili confinano. Aspettiamo che la casa circondariale si sposti e poi si vedrà».

Le reazioni.

La notizia dell’affidamento all’architetto Piano del progetto del nuovo Museo di Ötzi è accolta con favore dal sindaco Renzo Caramaschi: «Bene che ci siano due proposte; meglio ancora se saranno tre. Per me la soluzione ex Ina è la migliore, ma la decisione finale spetta alla Provincia». Soddisfatto il consigliere provinciale Sandro Repetto: «Per me, l’ex Ina è sempre stata la prima “scelta”. Anche perché in questo modo si attuerebbe il progetto, al quale avevo lavorato quando ero assessore comunale, di creare un polo museale con il Civico. Facilmente raggiungibile grazie anche al garage che sarà realizzato sotto piazza Vittoria e a poca distanza dal Polo bibliotecario».













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