L’artista del ghiaccio che ha cesellato l’Ice Hotel

Elmar Regele ha 35 anni e fa il falegname a Varna per la ditta Eller. Per tre settimane ha lavorato in Svezia realizzando una suite nella neve


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Nel piccolo villaggio di Jukkasjärvi, 200 chilometri a nord del Circolo Polare Artico,nella Lapponia svedese, da oltre 20 anni con l’arrivo dell’inverno viene ricostruito l’albergo artistico per antonomasia, l’Icehotel. Potrebbe sembrare una pazzia, ma è la pazzia più famosa e incredibile del mondo, oltre che un esperimento esaltante. Questa fantastica quanto avvincente avventura è stata vissuta in prima persona da un brissinese, chiamato nella ristrettissima rosa degli artisti internazionali che hanno dato vita a questa imponente struttura di neve e ghiaccio.

Lui si chiama Elmar Regele, ha 35 anni e da quando ne aveva 15 fa il falegname. Le sue qualità e le sue realizzazioni sono presto arrivate all'attenzione di imprenditori di grosso calibro che lo hanno arruolato per realizzare opere di ogni genere, facendosi così un nome. Elmar lavora oggi per la ditta di Varna “Eller” di Peter Eller, specializzata nella realizzazione di arredamenti da interni su richiesta.

Questa volta però, l'azienda è stata chiamata per un progetto nuovo e completamente fuori dagli schemi: realizzare una suite interamente in neve e ghiaccio all'interno dell'Ice Hotel svedese. «Due degli architetti e ingegneri internazionali più famosi con cui collaboriamo, Gretchen Alexander Harnischfeger e Melanie Peters, hanno vinto un importante concorso per la realizzazione di una delle suite di cui è composto questo albergo – racconta con entusiasmo il direttore dell'azienda, Peter Eller - Così abbiamo pensato di “prestare” loro il nostro elemento più prezioso, ovvero Elmar, che si è quindi trasformato da falegname ad artista del ghiaccio».

Per tre settimane, Elmar, l'architetto Gretchen Alexander Harnischfeger e l'ingegnere Melanie Peters hanno lavorato a temperature che hanno raggiunto anche i -38 gradi, realizzando una vera e propria opera d'arte. Dei semplici blocchi di neve e ghiaccio si sono trasformati in qualcosa di più concreto. Ogni inverno i blocchi di ghiaccio giganti prelevati dal vicino fiume Torne di Jukkasjärvi diventano l’Icehotel e l'Icebar. Tutto questo dopo mesi frenetici di martellate, scalpellate, tagli e bevute di vodka di scultori e artisti. Senza contare le tendiniti. E a primavera si scioglie tutto. Ma questo è il bello dell’Icehotel. Ogni anno un nuovo albergo e una nuova installazione artistica.

L'Icehotel di Jukkasjärvi, situato 17 km a nord di Kiruna, la città propriamente intesa più settentrionale della Svezia, è in funzione ogni anno da dicembre ad aprile ed è stato il primo hotel di ghiaccio del mondo. L'intero hotel è fatto di neve e blocchi di ghiaccio prelevati dal fiume, anche i bicchieri del bar sono fatti di ghiaccio. Ogni primavera, intorno al mese di marzo, l'Icehotel raccoglie tonnellate di ghiaccio dal fiume congelato e lo immagazzina in una sala nelle vicinanze, che può accogliere oltre 10.000 tonnellate di ghiaccio e 30.000 tonnellate di neve.

Il ghiaccio viene utilizzato per la creazione dei disegni dell'Icebar, dei bicchieri e delle sculture di ghiaccio, mentre la neve è usata per la costruzione della struttura. Circa mille tonnellate del materiale rimanente verranno utilizzate l'anno successivo per la costruzione di un nuovo hotel di ghiaccio. Elmar Regele è stato chiamato a realizzare la “Ice Origami Suite”, decorata sul tema della leggendaria figura dell’Origami.













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