Sanità

L’Asl agli indecisi: vaccinatevi, sarà impossibile fare il test a tutti 

Dal 15 ottobre scatta l'obbligo di Green Pass: in tutto l’Alto Adige dai 110 mila ai 150 mila lavoratori pubblici e privati. Il direttore Asl Florian Zerzer: «Aumenteremo i punti di testing ma è impensabile controllare più di 100 mila persone 4 volte la settimana»


Valeria Frangipane


BOLZANO. I conti son presto fatti. E l’Asl non ne fa mistero. «É impossibile solo pensare di testare più di 100 mila persone 4 volte la settimana. Per favore vaccinatevi».

Venerdì 15 ottobre entra in vigore l’obbligo di esibire il Green Pass (vaccinazione, guarigione, test ogni 48 ore) sul posto di lavoro. Altrimenti l’assenza verrà considerata ingiustificata con lo stop dello stipendio. Nessun rischio sospensione. La regola sarà valida fino al 31 dicembre, quando scadrà lo stato d’emergenza (già ipotizzata una proroga).

Per l’Alto Adige i lavoratori pubblici e privati sono un esercito che va da un minimo (stima assessorato sanità) di 110 mila ad un massimo (stima sindacato Ago) di 150 mila persone. Un’enormità. Il direttore generale dell’Asl - Florian Zerzer - dice che i kit antigenici rapidi ci sono ma non c’è il personale sanitario in grado di eseguire manualmente l’esame.

«Ricordo che a fine novembre 2020 siamo riusciti a testare con lo screening di massa 350 mila persone (pari a circa il 62% della popolazione) ma abbiamo messo in campo più di mille sanitari. E adesso non ne abbiamo la capacità anche perchè si tratta di andare avanti settimane. Impensabile testare più di 100 mila persone 4 volte la settimana». L’Asl sta lavorando con molti Comuni per aumentare i centri di controllo. «Sì lo stiamo facendo ma non basterà a risolvere la questione e non credo che le farmacie possano reggere l’onda d’urto. Per questo mi rivolgo una volta in più agli indecisi. Vaccinatevi».

Tre farmacie tra Bolzano e Bassa Atesina propongono tamponi antigenici “low cost”. «Offrono - spiega Matteo Bonvicini di Federfarma - “pacchetti” di 10 test a 50 euro, contro i 90/100 euro canonici applicati da chi rispetta la convenzione sottoscritta col Governo». Per il presidente dell’Ordine - Maximin Liebl - un modo per dare una mano ai no vax che pagano solo 5 euro a test. Il direttore Asl dice di meravigliarsi di questa offerta: «Le farmacie fino ad ora avevano sempre lavorato in rete. Mi stupisce questa svendita di antigenici che mira solo a fare soldi... ma ognuno fa le scelte che crede. Certo faremo verificare la questione dai nostri legali visto che i farmacisti ottengono dall’Asl, gratuitamente, il kit».

 













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