BOLZANO. Il Pil altoatesino a fine anno crescerà rispetto al 2011, anche se di pochissimo: più o meno 0,5%, secondo le previsioni dell’Ire. Niente recessione - come invece accadrà in Italia - ma nemmeno una ripresa forte. Questo senso di tenuta dell’economia, senza exploit e senza crolli, emerge da molti altri dati sul primo trimestre resi noti ieri da Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio, nel corso della sua relazione al consiglio camerale.

Occupazione. Nei primi quattro mesi il numero di occupati dipendenti è aumentato dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Aumentate però del 10% le persone in cerca di occupazione (il 2011 si è chiuso con una disoccupazione al 3,3%, molto sotto la media nazionale).

Imprese. A fine aprile il Registro delle imprese contava 40.615 aziende (agricoltura esclusa), ossia l’1,1% in più dell’anno scorso. Ma sono aumentati anche i fallimenti: 29 le procedure iniziate nei primi quattro mesi, contro le 20 dello stesso periodo del 2011.

Inflazione. I prezzi in Alto Adige ricominciano a correre verso l’alto. Ad aprile l’inflazione si è collocata al 3,8%, contro il 3,3% nazionale e il 2,7% della media europea.

Il credito. A febbraio 2012 l’erogazione di credito è cresciuta del 2,8%, ma mentre per i soggetti privati è aumentato del 3%, per le imprese è sceso dello 0,7% (-0,1% per le grandi e -1,5% per le piccole). Crollo per l’edilizia: -3,4%.

Cassa integrazione. Boom del ricorso alla Cassa integrazione ordinaria nell’industria: il numero di ore usufruite a gennaio e febbraio è quasi raddoppiato rispetto ai due mesi precedenti.

Export. Buone notizie dalle esportazioni: nel 2011 sono aumentate del 10,3% rispetto al 2010. Cifre particolarmente significative da Cina 8+57%), Belgio (+26,8%), Francia (+24%). Tutte le categorie merceologiche partecipano a questo exploit, in particolare prodotti chimici e agricoli.

Turismo. Nei primi tre mesi del 2012 calano i turisti dell’1,4%: all’aumento del 5,7% dei germanici fa da contraltare il crollo dell’11,8% degli italiani.

Autostrada. Nel primo trimestre 2012 cala il traffico in A22, in particolare quello interno. In aumento del 3,7% invece il traffico pesante di transito.

Fiducia. Il clima di fiducia per le prospettive economiche altoatesine è buono sia per i consumatori che per le imprese: 3 su 4 prevedono di chiudere l’anno in positivo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA