L’elisoccorso in tv Ecco il reality girato sulle Dolomiti

Torna il 18 ottobre su Dmax la serie ideata da due bolzanini Il regista: azione ed emozioni insieme a uomini eccezionali


di Alan Conti


BOLZANO. La televisione italiana ha preso velocemente una piega americana. Format veloci, alto contenuto adrenalinico e spettacolarizzazione della realtà. Tra i primi a crederci nel mondo ci sono stati due bolzanini: Gottardo Giatti e Michele Melani. Insieme fondarono la casa di produzione Formasette nel 2008 con il chiaro obiettivo di oltrepassare i confini nazionali e oggi, a otto anni di distanza, sono pronti a presentare il loro ennesimo prodotto. Partirà venerdì 18 ottobre alle 21.10 sul canale Dmax della galassia di Discovery Channel la seconda edizione di Mountain Heroes-Gli eroi delle Dolomiti curata e prodotta proprio da Formasette. Sei episodi di circa un'ora che andranno a puntare l'obiettivo nelle operazioni di soccorso del Nucleo Elicotteri di Trento. «Umanamente si tratta di un'esperienza incredibile – racconta Gottardo Giatti – perché ti senti completamente partecipe di quello che sta accadendo. Speri di poter salvare delle persone, ma devi anche pensare ad organizzare le riprese. Sull'elicottero avevamo un cameraman e una serie di piccole telecamere Go Pro disseminate sul mezzo e sui caschi dei soccorritori. Dal punto di vista tecnico si tratta di episodi molto difficili da realizzare». Il montaggio, soprattutto, è affare per specialisti.

Il regista Michele Melani, bolzanino di 35 anni, ha volato per decine di ore a bordo dell’elicottero giallo fra settembre e ottobre del 2015. E poi ha seguito la lunga (e complicata) fase del montaggio degli interventi di soccorso assieme allo scrittore Luca D’Andrea, bolzanino pure lui, autore del thriller “La sostanza del male”, in cui il protagonista, guarda caso, è un giovane filmamker americano che gira un reality con il soccorso alpino della Valgardena. «È stata una bella sfida – conferma Melani che si è occupato della regia – perché per questi ragazzi agganciarsi a un verricello e calarsi per 80 metri è normale. In realtà stanno realizzando qualcosa di molto pericoloso. Spesso, poi, si è portati a credere che sia tutto frenetico e con azioni spettacolari: in realtà c'è molta pianificazione in tutte le operazioni. Prima di partire viene progettato tutto nel dettaglio e poi si va. Sono persone che davvero rischiano la vita. Tutta questa intensità bisogna essere capaci di riversarla nel prodotto finale». La prima edizione della serie è stata realizzata con l'Aiut Alpin Dolomites, adesso ci sarà il cambio di provincia.

«Bisogna dire che se la Provincia e Bls finanziassero anche format di questo genere sarebbe più facile investire e rimanere sul territorio. Gli aiuti, però, sono riservati unicamente ai film. Non è sempre detto, però, che una pellicola cinematografica garantisca più visibilità di una serie televisiva».

Appuntamento quindi dal 18 ottobre alle 21.10 su Dmax per sei puntate.













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