L’emozione e l’orgoglio nel castello della sua Fiè

Per Kompatscher la maratona tra i big, l’elicottero e il pranzo saltato Il presidente: «Siamo qui a discutere di futuro, di un futuro insieme»


di Francesca Gonzato


FIE’ ALLO SCILIAR. «Arno», solo Arno, perché Matteo Renzi così l’ha chiamato quasi sempre, saltando le formalità su presidenti e cariche varie. Tra l’altro porta il nome, ricorda Renzi, «di quel fiume» fiorentino lungo cui il premier ama passeggiare e assaporare il gusto dell’identità, «che non è una parolaccia». Otto mesi dopo le elezioni provinciali Arno Kompatscher è riuscito a portare nel Castel Presule della sua Fiè allo Sciliar i capi del governo di Italia e Austria. È la prima volta che il premier italiano e il cancelliere di Vienna si stringono la mano in terra altoatesina, ricorda Kompatscher, «ci troviamo qui, a parlare di futuro cento anni dopo l’attentato di Sarajevo, che ha dato l’avvio agli eventi tragici della prima guerra Mondiale e della nostra terra». Luis Durnwalder aveva fatto incontrare a Merano nel 2012 i presidenti della Repubblica Napolitano e Fischer.

Il baricentro del potere provinciale si sposta da Castel Tirolo a Castel Presule. In ogni caso, sottolinea divertito il cancelliere Werner Faymann, «non capita tutti giorni di essere ricevuti in un castello». Luis Durnwalder c’è, salutato e ringraziato nei discorsi, ma inevitabilmente ex. Renzi arriva intorno a mezzogiorno, varca l’arco di Castel Presule e chiede a Kompatscher. «Dov’è la tua casa?». Là, appena oltre la collina. Arriva il padre Walter, una delle anime della ristrutturazione del castello, c’è la moglie Nadja. Kompatscher sottolinea spesso la «prima volta», che non è solo una questione di organizzare un vertice tra capi di governo. Conta anche che il presidente dell’Alto Adige inviti Roma e Vienna non solo per sentirsi rassicurato sulla specialità, ma anche per guardare insieme a qualcosa di più grande, l’Europa e una certa idea di Europa. Faymann ha lanciato da Castel Presule il suo appello per una Europa della giustizia sociale. «È stato un discorso molto importante, rilanciato dai media austriaci, ed è un onore che sia stato pronunciato a Castel Presule», sottolinea Kompatscher a fine giornata.La preparazione è stata una maratona. «Posso solo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, garantendo una flessibilità straordinaria alle variazioni di programma inevitabili con personaggi di questo calibro». Castel Presule è stato tirato a lucido, alle porte gli ospiti sono stati accolti da signore in costume e un paio di cavalieri medievali. Ma niente Schützen questa volta: uno strappo alla tradizione che non è passato inosservato.

Mentre le sale si riempivano per il pranzo, Renzi è partito per il cantiere del Bbt con Kompatscher, Graziano Delrio e Ugo Rossi. Viaggio in elicottero. E poi via alla trattativa finanziaria, con la sosta al ristorante Stafler di Mules insieme a Delrio e Rossi.

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