L'eredità di Hans divisa fra 13 cugini

I funerali domani alle 14 a Brunico. La storia del clochard commuove tutta l'Italia


Susanna Petrone


BOLZANO. Complessivamente sono tredici i cugini di Hans «cassonetto», che hanno diritto all'eredità lasciata dalla madre al clochard morto tra le fiamme la sera di Natale in piazza del Grano. I parenti, quasi tutti residenti in Pusteria, si sono messi in contatto con il tutore giuridico di Giovanni Valentin, e hanno avviato le pratiche per entrare in possesso del patrimonio. Ora la parola passa al tribunale, che dovrà stabilire come dividere i 250 mila euro, i terreni, e si dice anche alcuni appartamenti, che appartenevano al più conosciuto clochard del centro storico.

Nel frattempo, ieri mattina, è arrivato l'okay del sindaco di Brunico, Klaus Tschurtschentaler alle esequie. Giovanni Valentin, morto a 66 anni, potrà essere sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero della città pusterese. Il funerale avrà luogo domani, alle 14, presso la chiesa parrocchiale di Brunico. Hans cassonetto, divorato dal fuoco a Natale, tornerà alla terra l'ultimo giorno dell'anno. Riposerà accanto alla madre. Quella madre che dodici anni fa gli ha lasciato una fortuna. Lui, però, non ha mai accettato quei soldi, perché voleva essere «libero da tutto e da tutti».

Ha preferito vivere per strada, rovistando tra l'immondizia e dormendo all'aperto. Si è persino sempre rifiutato di alloggiare presso qualche centro per senzatetto. Accettava solo qualcosa da mangiare e sigarette. Per quanto riguarda il denaro, i parenti devono ancora decidere se e quanto donare alle associazioni altoatesine, che si occupano di senzatetto.
Sarebbe un modo per onorare la memoria di Hansele. A chiederlo per prima è stata un'amica della madre. Fu lei a raccoglierne le volontà sul letto di morte. E sempre lei, insieme ad un'altra cugina, si mise alla ricerca di Hans per comunicargli che aveva ereditato una fortuna. Rimase sbalordita - ha raccontato all'Alto Adige, di fronte al rifiuto del clochard di accettare i soldi, i terreni, la villa e i boschi.

A Bolzano anche ieri centinaia di persone si sono fermate per accendere una candela in piazza del Grano, nel punto dove Hansele è morto. In tanti hanno deciso di dire addio al clochard più conosciuto di Bolzano, lasciando una sigaretta nella terra. Altri, invece, si fermano per ricordare di come avevano "conosciuto" Giovanni Valentin. I turisti, incuriositi, chiedono e si fanno raccontare la storia. Sul sito internet del nostro giornale arrivano messaggi da ogni angolo d'Italia: c'è chi ammira Hansele, per aver rifiutato di essere "schiavo" del denaro, chi invece lo ringrazia per il messaggio lanciato alla società.













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