«L’ho visto schiantarsi sul tavolino del ristorante» 

Il racconto di Mussak, presidente della Croce rossa: «Il centro era pieno di turisti ma in quell’attimo davanti alla “Franziskanerstuben” non c’era nessuno»



BOLZANO. «È stato un attimo: ho visto una “cosa” precipitare. Poi ho capito che era il corpo di un uomo. Lì per lì non me ne ero neppure reso conto». Hannes Mussak, presidente provinciale del Comitato Croce Rossa, racconta così la tragica fine del romeno morto ieri mattina dopo un volo di una ventina di metri.

Quando è successo era all’incrocio tra via Streiter e via Francescani in attesa di un amico, con cui aveva un appuntamento per prendere un caffé e scambiare quattro chiacchiere.

«Erano da poco passate le undici e il centro storico - racconta - era invaso da bolzanini e turisti. Via Francescani è un po’ più defilata, ma anche lì c’era un forte passaggio soprattutto di turisti che la usano come collegamento tra il parcheggio di Castel Mareccio, piazza Erbe e i Portici. Però quando si è consumata la tragedia, in quel tratto di via Francescani, fortunatamente non c’era nessuno e non c’era nessuno seduto neppure ai tavolini del ristorante “Franziskanerstuben”, altrimenti il bilancio sarebbe stato molto più pesante».

Pochi secondi e quell’uomo che aveva cercato di passare con un folle salto da un edificio all’altro si è schiantato su uno dei tavolini esterni del locale.

«Ho cercato - spiega Mussak - di soccorrerlo, ma non c’era più nulla da fare. È morto sul colpo, troppo gravi le lesioni riportate».

Sul posto sono poi intervenuti i sanitari della Croce bianca, gli uomini della polizia scientifica e i vigili del fuoco. Questi ultimi sono saliti con l’autoscala fino al quarto piano dell’edificio al civico 14 di via Francescani per rimuovere gli scuri danneggiati ed evitare che altri pezzi di legno potessero finire sui passanti.

L’area è stata transennata per cercare di tenere lontani i tanti curiosi impegnati a scattare foto davanti al ripiano del tavolino spezzato e alle tovaglie bianche che, fino a poco prima, ricoprivano il corpo della vittima.

Il ladro, sconosciuto alla polizia che ha effettuato le indagini, era arrivato a Bolzano probabilmente da poco, visto che non risulta esser mai stato controllato e non risulta neppure aver dormito in una delle strutture messe a disposizione dal Comune per l’Emergenza freddo. Uno dei tanti “invisibili” che vivono in città.(a.m)

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