L’immersione linguistica batte anche i campanilismi

Esperienza di scambio etnico fra scolari di Dobbiaco e Anterselva di mezzo Le due giornate nell’altra classe hanno evidenziato l’apertura mentale dei bimbi


di Aldo De Pellegrin


DOBBIACO/ANTERSELVA DI MEZZO. L'immersione linguistica, con qualsiasi nome la si voglia chiamare, è ormai riconosciuta fra i metodi più efficaci per l'apprendimento di una seconda lingua, sempre apprezzata dagli stessi studenti che sono i primi a trovare metodi e sistemi per abbattere quelle che si propongono come barriere linguistiche. Proprio in questi giorni se ne è avuto un nuovo esempio nelle scuole elementari di Dobbiaco e di Anterselva di mezzo. Per l'interessamento delle rispettive insegnanti di seconda lingua, le classi IV e V hanno partecipato con entusiasmo a due intense giornate di “sprachbad”, ovvero uno scambio culturale completo fra gli alunni , vissuto sotto forma di integrazione nelle classi diverse ma corrispondenti.

Dapprima sono stati i coetanei di madrelingua tedesca a venire accolti per una giornta all'Istituto pluricomprensivo in lingua italiana di Dobbiaco. Poi, a qualche giorno di distanza è toccato agli alunni di madrelingua italiana di Dobbiaco rendere visita alla scuola elementare in lingua tedesca di Anterselva di mezzo. Nell’arco delle due giornate d'insegnamento trascorse insieme, gli alunni hanno fraternizzato e fatto amicizia, impegnandosi nello stesso tempo in numerose attività didattiche in lingua italiana e tedesca, trasformando le due giornate di questo speciale gemellaggio in momenti vissuti intensamente, tra canti e lezioni, attività ludiche e di palestra e simpatici momenti di socializzazione.

«Le finalità che si auspicavano per questo scambio culturale - afferma la professoressa Ursula Strobl, che lo ha curato per le elementari di Dobbiaco - sono state raggiunte in pieno. I bambini di entrambi i gruppi hanno dimostrato coinvolgimento, curiosità e una grande apertura mentale nell'affrontare situazioni diverse rispetto alla loro quotidianità. Hanno potuto praticare la lingua a diretto contatto con i coetanei, condividendo interessi e passatempi. L'interessante è che fin dal primo incontro vi è stata intesa reciproca fra i ragazzi delle due scuole, e tutti hanno tenuto un comportamento corretto e rispettoso dell'altro. Per ciò che riguarda le classi elementari di Dobbiaco - prosegue l'insegnante - quest'esperienza ha senz'altro aggiunto altra motivazione per l'apprendimento della lingua tedesca e ha lasciato nei bambini, assieme al bagaglio culturale che servirà loro nel futuro, anche un bel ricordo scolastico che indubbiamente conserveranno nel cuore».

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