L’investitore di via Rovigo è «socialmente pericoloso»

L’indicazione è contenuta nella perizia psichiatrica del dottor Guido Buffoli. Disturbi di personalità non risolti. Ha bisogno di cure e costanti controlli


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Hafid El Maharzi, il conducente marocchino del Suv che il 2 dicembre dello scorso anno in via Rovigo a Bolzano investì ed uccise il pensionato Guglielmo Andriolo, non è stato solo dichiarato semi infermo di mente dal perito psichiatrico che si è occupato del suo caso. C’è infatti un altro particolare importante che emerge dalla perizia consegnata dal dottor Guido Buffoli, psichiatra padovano, al giudice Walter Pelino. Riguarda la pericolosità sociale dell’imputato a cui sono stati riscontrati problemi psichici rilevanti.

In effetti nella relazione il perito segnala al giudice che Hafid El Maharzi soffre di un disturbo di personalità che gli avrebbe limitato la capacità di intendere e di volere al momento del tragico investimento di via Rovigo, ma sottolinea anche che questa patologia psichica è tutt’ora presente nell’imputato che dunque, se non adeguatame nte curato, potrebbe trovarsi nelle stesse condizioni che portarono alla tragedia di un anno fa. In sostanza il perito segnala che a suo giudizio Hafid El Maharzi necessita di un costante monitoraggio sanitario. E’ dunque probabile che in sentenza il giudice Pelino disponga alcune misure di sicurezza a carico dell’imputato

Come si ricorderà Hafid El Maharzi nel pomeriggio del 2 dicembre scorso, viaggiando a velocità sostenuta lungo via Rovigo a bordo del proprio Suv, travolse e uccise sul colpo Guglielmo Andriolo che stava attraversando la strada in compagnia della moglie. Stava rientrando a casa dopo aver fatto qualche acquisto con la consorte. L’auto, sopraggiunta a velocità sicuramente eccessiva rispetto ai limiti previsti, lo colpì in pieno catapultandolo vicino ad alcuni cassonetti sul ciglio della carreggiata. Il pensionato morì in pochi minuti tra le braccia della moglie straziata dal dolore.

Poco prima Haifd El Maharzi (che si trovava alla guida del Suv completamente ubriaco) aveva saltato l’alt imposto da una pattuglia dei vigili urbani in via Dalmazia, imboccando a piena velocità via Rovigo col semaforo rosso consapevole che se fosse stato raggiunto dalla pattuglia dei vigili si sarebbe trovato nei guai grossi.

Nella perizia psichiatrica il dottor Guido Buffoli rileva sull’imputato problemi di personalità di tipo Borderline insorti prima dell’incidente del 2 dicembre scorso e tutt’ora presenti. Ed in mancanza di costanti controlli e cure, l’imputato potrebbe diventare nuovamente pericoloso.

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