L’investitore era sobrio e andava piano

BOLZANO. Un investimento mortale che ha colpito molto i bolzanini e spezzato la vita di Primo Bianchi. In molti si chiedono le cause del tragico incidente. Ci sta lavorando la polizia municipale...



BOLZANO. Un investimento mortale che ha colpito molto i bolzanini e spezzato la vita di Primo Bianchi. In molti si chiedono le cause del tragico incidente. Ci sta lavorando la polizia municipale comandata da Sergio Ronchetti. «Siamo addolorati per quanto è successo. Gli accertamenti hanno confermato che il guidatore non aveva assunto droghe o alcolici. Non viaggiava, inoltre, ad una velocità elevata. Si tratta di un uomo che è venuto a Bolzano per incontrare alcuni parenti che erano nella macchina davanti. Con lui, invece, a bordo c’erano alcuni bambini. Davvero una disgrazia».

Cosa rischia il guidatore?

«Dovrà rispondere di omicidio stradale che è il nuovo reato introdotto a marzo. Si entrerà nei dettagli della dinamica e del singolo caso su cui, adesso, non possiamo ancora soffermarci con precisione».

Lei insiste spesso sulla sicurezza delle biciclette.

«È un aspetto fondamentale e non solo per i ciclisti. Anche per gli altri utenti della strada. Dobbiamo sempre sensibilizzare i bolzanini a montare le luci, accenderle e muoversi con cautela. I rischi ci sono e bisogna tenerne conto».

Quell’attraversamento non ha un semaforo?

«No, è dotato di una luce arancione lampeggiante che avverte ciclisti e automobilisti di procedere piano». (a.c.)

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