Il presidente Pfitscher: «Stiamo valutando pro e contro di un nuovo sistema». Interessate Cna e Apa

L'Ipes studia il bando anti-tangenti

Lavori per oltre 4 milioni a consorzi di artigiani che garantiscano qualità e trasparenza


Antonella Mattioli


BOLZANO. Nell'ambito della riorganizzazione in atto all'Ipes, si sta studiando il modo migliore per gestire i lavori di manutenzione ordinaria secondo i principi di trasparenza, efficienza, economicità e serietà. Per questo capitolo l'Istituto, che ha circa 13 mila alloggi distribuiti su tutto il territorio nazionale, spende dai 4 ai 6 milioni l'anno. Una cifra considerevole capace ovviamente di alimentare una serie di appetiti.

Non a caso l'inchiesta della Procura portò alla luce un giro di microtangenti tra dipendenti Ipes e piccoli artigiani. Questi ultimi raccontarono al giudice che chi non accettava il sistema, non lavorava. È passato solo un anno da allora e i vertici dell'Istituto assieme alla Provincia hanno avviato un programma di riorganizzazione che ha portato, solo pochi mesi fa, al varo di un codice etico anti-corruzione valido sia per i dipendenti che per le imprese, alla nomina di due nuove dirigenti a capo della ripartizione servizi all'inquilinato (Barbara Tschenett) e della ripartizione finanze (Nicoletta Partacini).

Ora si sta pensando di affidare, attraverso una gara, la manutenzione ordinaria a consorzi di artigiani (muratore, idraulico, elettricista, fabbro, falegname, pittore, lattoniere). Una piccola rivoluzione del sistema attuale che prevede invece di chiamare il singolo artigiano quando si verifica un guasto o c'è un lavoro di ordinaria manutenzione da fare.

«Stiamo valutando pro e contro - dice il presidente dell'Ipes Konrad Pfitscher -: siamo andati a vedere anche come fanno a Trento e a Verona, ma ogni istituto di edilizia popolare ha un suo sistema. Ormai fino alla fine dell'anno si va avanti con il sistema attuale. Nel 2012 potrebbero invece esserci delle novità. È anche un modo per venire incontro ai nostri artigiani che spesso sono troppo piccoli per partecipare alle gare, mentre se si mettono assieme hanno più possibilità».

Le associazioni degli artigiani Cna e Apa si stanno già muovendo. La prima è stata la Cna con il presidente Claudio Corrarati. «Da 3-4 anni - dice - abbiamo costituito la «Gest», una cooperativa di cui fanno parte 56 aziende artigiane. Abbiamo fatto l'esperienza con la gestione della manutenzione di due case di riposo di Bolzano. Funziona ed è un sistema che garantisce agli enti di risparmiare, perché non si interviene solo quando c'è un guasto ma si garantisce anche una sorta di manutenzione preventiva».

Il presidente dell'Apa Gert Lanz, contattato dall'Ipes per valutare se da parte della sua associazione ci sarebbe l'interesse a mettersi insieme, ha subito organizzato alcune serate informative per i soci. «Noi - spiega Lanz - siamo più che interessati ad una proposta di questo tipo: per gli artigiani è un'ottima occasione di lavoro. Anche per chi vive in periferia, visto che Ipes ha alloggi sparsi in tutta la provincia».

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