«L’Italia ci ha dato tutto, tocca a noi dare un mano» 

Religione e Integrazione. Il Comitato islamico: «La partecipazione è andata oltre ogni pronostico. In Alto Adige siamo circa 20 mila,  12 mila solo a Bolzano». Alla cerimonia il sindaco e don Mario Gretter



Bolzano. «ci aspettavamo una partecipazione alta ma non così alta». più di mille musulmani - tutti giovani, tante le famiglie con bambini - hanno celebrato ieri in fiera la festa del sacrificio (eid al-adha), con la quale i fedeli ricordano la prova di abramo, che sacrificò un montone dopo che dio gli aveva chiesto di offrirgli suo figlio ismaele, salvato dall'intervento dell'angelo. il neonato comitato islamico - nato nel 2011 e rieletto da poco più di un mese - rappresentato dal presidente, l’egiziano zafar zaheer uddin e dal vice, il pakistano abdelkarem, spiega che il primo obbiettivo è centrato: «stiamo lavorando per riunire tutti i musulmani della città che sono circa 12 mila (circa 20 mila quelli che vivono in tutto l’alto adige) - sparsi in una quindicina di associazioni - per lavorare all’integrazione ed alla conoscenza reciproca tra di noi e verso l’esterno e dobbiamo dire che il risultato è di ottimo auspicio».

Il cardine del comitato è composto dall’associazione pakistan di via macello, dalle famiglie magrebine di via volta, dal dialogo di via negrelli a cui si aggiungono tante altre comunità islamiche che non hanno un luogo di culto dove ritrovarsi. presente alla cerimonia anche il sindaco e don mario gretter, parroco del duomo, responsabile diocesano per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso. invitati anche rappresentanti di altri fedi religiose, tra gli altri presenti i buddisti. caramaschi alle 8.15 ha aperto le celebrazioni ed è stato più volte applaudito: «mi hanno invitato e sono andato volentieri - racconta - anche per celebrare le radici comuni delle religioni monoteiste. ho invitato i presenti alla tolleranza, al rispetto reciproco, alla libertà di religione, all’integrazione spiegando che se non c’è pace non si va da nessuna parte. ho parlato di diritti e doveri e spiegato una volta di più l’importanza del rispetto delle regole. perchè siamo prima di tutti cittadini - in questo caso bolzanini - e dobbiamo darci da fare per costruire insieme il futuro della nostra bella città. e poi dobbiamo creare insieme occasioni di lavoro e di sviluppo per la comunità e le famiglie e ricordare che siamo - ma solo in un secondo momento - fedeli liberi di professare il nostro credo qualsiasi esso sia. perchè questo dice la costituzione quando parla di libera chiesa in libero stato. ripeto il rispetto delle regole per me resta fondamentale. e ieri l’ho ripetuto chiaramente».

A proposito di rispetto delle regole il presidente del comitato islamico ha lanciato un appello gentile ma fermo ai “fratelli extracomunitari”: «devono imparare che... l’italia ed il governo ci danno tutto ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte ed imparare a dare una mano». v.f.













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