L'ombra del Terzo Reich nell'inchiesta sulla Fondazione Laurin

I fondi gestiti all'estero dalla Fondazione Laurin e utilizzati anche per finanziare gruppi estremisti pantirolesi in Alto Adige potrebbero avere origine al periodo nazista



BOLZANO. I fondi gestiti all'estero dalla Fondazione Laurin e utilizzati anche per finanziare gruppi estremisti pantirolesi in Alto Adige potrebbero avere origine al periodo nazista. E' quanto sembra emergere dai primi accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Bolzano sul capitale di 40 milioni di euro a disposizione della Fondazione. I soldi potrebbero provenire dalla «arianizzazione» (come era definita all'epoca) di un'azienda originariamente di proprietà di ebrei austriaci espropriati dai nazisti e poi trasferita al padre di una donna, Helga Christian, che ora siede nel «Curatorium» della Fondazione.

L'associazione risulta guidata da un gruppo di estremisti pangermanisti del fanno parte anche Peter Kienesberger ed Ehard Hartung, entrambi ispiratori dei circoli della destra neonazi tedesca e condannati all'ergastolo in Italia per attività legate al terrorismo separatista degli anni'60. Dopo le prime indicazioni storiche emerse, la Procura di Bolzano ha chiesto la collaborazione all'archivio storico nazionale austriaco.













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