La biblioteca tiene i libri in cantina: mancano gli spazi

L’istituzione non è comunale ma gestita dalla Don Bosco L’assessore: «Una struttura nostra? Ora non è pensabile»


di Bruno Canali


LAIVES. Sempre in prima linea per quanto riguarda la promozione e la distribuzione della cultura a Laives e nel circondario, la biblioteca Don Bosco, "centro di sistema", manifesta sempre più "fame di spazi". Sede principale è da sempre quella al centro Don Bosco di via Kennedy, dove però, con il passare degli anni, si è sempre più manifestata la necessità di ulteriori spazi, sia per i fruitori, nel frattempo cresciuti di numero e sia per le funzioni di deposito e magazzino del grande patrimonio, librario e multimediale oramai a disposizione. «In effetti è così - spiega Franco Baldo, presidente dell'associazione centro Don Bosco di Laives - e lo sappiamo da tempo. Per quanto concerne quindi ulteriori spazi è ancora tutto da valutare e semmai lo dovranno fare parrocchia e Odar. In questo momento, sinceramente, non sappiamo altro se non che in biblioteca sono esposti tra i 18mila e i 20mila volumi, mentre molti altri stanno in magazzino, dove sono consultabili però con una certa scomodità e quelli oramai fuori uso, ritirati, che normalmente vengono messi a disposizione dei lettori a prezzi stracciati».

La situazione degli spazi è nota anche in amministrazione comunale, dove c'è la chiara consapevolezza del ruolo svolto dalla biblioteca Don Bosco, visto che Laives non ha mai avuto una propria biblioteca comunale. «Per questo, come amministrazione comunale sosteniamo mediante contributi la biblioteca Don Bosco - spiega l'assessore alla cultura Dino Gagliardini - perché svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la diffusione della lettura e dunque della cultura in generale, anche attraverso varie iniziative e forme. Una biblioteca comunale? Certamente è un'opzione che è stata valutata, anche se non rientra nei programmi amministrativi, ma è evidente che allestire una cosa simile avrebbe costi organizzativi e gestionali enormi, che il Comune di Laives non potrebbe permettersi. Una biblioteca ha bisogno di notevoli spazi ad esempio, sia per i libri che per i lettori e poi di personale qualificato per gestirla, insieme ad aggiornamenti continui che vadano ad arricchire il suo patrimonio. La Don Bosco, proprio per il fatto che è centro di sistema, gestisce direttamente anche due punti prestito, a Pineta e San Giacomo, dove chiunque può recarsi per prenotare libri o altro on line, che poi gli verranno recapitati rapidamente. Sappiamo, certamente, del problema-spazio in biblioteca a fronte delle richieste che sono in aumento e ne abbiamo parlato più volte. Non scartiamo alcuna ipotesi ma, come detto, intanto la situazione è questa e cerchiamo di fare ciò che è nelle nostre possibilità per sostenere la biblioteca don Bosco».

Da tempo, anche Luisella Raveane, la bibliotecaria, insieme alle collaboratrici, sta ampliando la gamma di iniziative che vanno dai bambini agli adulti e che mettono la biblioteca Don Bosco al centro di una serie di proposte finalizzate proprio alla promozione della lettura e della cultura a tutti i livelli e per tutte le età, con presentazioni di libri e di autori, oppure partecipando a progetti di natura provinciale.

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