Dipendenti pubblici 

La Cgil non firma il contratto parziale

Bolzano. La Cgil non firma il contratto parziale dei dipendenti pubblici. È la conseguenza, spiega una nota del sindacato, del risultato del voto nelle assemblee sindacali: la maggioranza, l'85% dei...



Bolzano. La Cgil non firma il contratto parziale dei dipendenti pubblici. È la conseguenza, spiega una nota del sindacato, del risultato del voto nelle assemblee sindacali: la maggioranza, l'85% dei partecipanti, si è espressa contro la firma definitiva della Cgil per la prima parte del contratto parziale. «Per noi come categoria è un obbligo, ma è anche un compito fondamentale coinvolgere i dipendenti in decisioni così importanti», precisa in una nota la segretaria generale della funzione pubblica, Angelika Hofer. Per la segretaria, il sindacato rappresenta i dipendenti pubblici al tavolo delle trattative e di conseguenza costituisce un obbligo quello di informare in anticipo gli interessati sui risultati e quindi includerli nella decisione relativa a una firma definitiva. «Il contratto parziale è un primo passo, ma contiene alcuni punti critici, che abbiamo sollevato più di una volta al tavolo delle trattative e che sono stati anche valutati negativamente dagli stessi dipendenti durante le assemblee», aggiunge Hofer. Il sindacato non condivide, in particolare, il fatto che l'adeguamento Ipca vada ad incrementare solo l'indennità integrativa speciale, ma non lo stipendio base; che l'adeguamento all'Ipca per il 2021 sia stato accorpato ad un ulteriore contratto parziale e, quindi, non si ottenga automaticamente; che le differenze tra i livelli più bassi e i livelli più alti rimangano invariate e, addirittura, diventino più corpose.













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