La Chirurgia pediatrica cura 1.200 bimbi all’anno

Il responsabile del reparto: «I posti letto dovranno essere 18 senza prevedere altri letti di appoggio nei periodi critici in Pediatria, che spesso non ce la fa»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. La Chirurgia pediatrica del San Maurizio è in difficoltà.

In tempi di tagli il Comprensorio ha deciso di chiudere il reparto ed accorparlo a Pediatria. I genitori non ci stanno e raccolgono firme ed anche il reparto fa sentire la sua voce.

La protesta dei genitori.

Così i genitori: ««Al momento il reparto accoglie tutti i bimbi con patologie chirurgiche, di Neurochirurgia ed anche i piccoli pazienti ortopedici. Chiuderlo, ovvero, annetterlo a Pediatria, significa causare gravi disagi ai piccoli pazienti e non ci sembra giusto».

Insomma i bambini non si toccano e soprattutto non vanno sballottati in altri reparti .

Il responsabile del reparto.

Paolo Andriolo in una lettera ai vertici del Comprensorio, fa sapere che la ventilata ristrutturazione dovrà tener conto di alcune situazioni. «I posti letto dovranno essere ragionevolmente 18 per tutto il polo chirurgico, senza supporre inutilmente letti di appoggio nei periodi critici in Pediatria che spesso non ce la fa».

Il polo chirurgico. Andriolo spiega che il polo chirurgico pediatrico non sta tutto in 17 letti. «Da diversi anni abbiamo realizzato un polo che comprende oltre alla chirurgia pediatrica tutti (o quasi) i reparti chirurgici che trattano bambini. Così accanto ai nostri 17 letti ci sono 4 posti letto del reparto di Otorinolaringoiatria, 3 della Urologia, 2 dell'Oculistica e perfino 1 della Pediatria. Se voi mi chiedete che senso ha un polo chirurgico vi rispondo che l’unico obiettivo è quello di dare ai bambini un ambiente di ricovero non solo adatto a loro, ma esclusivamente riservato e dedicato».

I numeri del reparto. Nel polo chirurgico sono ricoverati in un anno circa 1200 pazienti, a cui vanno aggiunti i pazienti in Obi (Osservazione breve intensiva), che nel 2011 ammontavano a 187 ma nel solo periodo gennaio - settembre 2012 hanno già raggiunto quota 211, con una proiezione per l'anno in corso di 281 pazienti.

La scuola. In reparto è presente una scuola dell'infanzia (una singola maestra), una scuola per i bambini più grandi, un soggiorno con giochi e tv, un piccolo acquario, quanto serve per rendere l'ambiente vivibile per un bambino.

I chirurghi. Hanno la responsabilità dei 17 letti, delle visite esterne e consulenze interne, coprono la chirurgia pediatrica con reperibilità notturna e festiva 365 giorni all'anno e partecipano alla copertura del dipartimento di Chirurgia con 8 turni di guardia al mese.

Le infermiere. «Ancora maggiore - spiega Andriolo - è il carico di lavoro delle infermiere che invece devono gestire tutti i 27 letti. I bambini operati sono abbastanza diversi per quanto riguarda il trattamento infermieristico dai pazienti con altre malattie ricoverati in Pediatria. Sarebbe imperdonabile perdere quel capitale di esperienza assistenziale maturato dalle infermiere in tutti gli anni della sua autonomia (una quarantina).

Separare i letti. «Un problema ospedaliero di tutti i giorni è tenere separati i letti dei pazienti medici da quelli chirurgici. Medicina e chirurgia hanno le loro specificità che non possono semplicemente essere ignorate. La stessa cosa vale per la Pediatria e le discipline chirurgiche in età pediatrica. La prevalenza di malattie infettive nei reparti pediatrici accentua la necessità di preservare da infezioni i pazienti chirurgici».

La riduzione letti. «La chirurgia pediatrica segue da diversi anni un percorso di riduzione al minimo delle giornate di degenza dei pazienti con spostamento sul day hospital e sugli Obi di tutti i pazienti possibili. Una ulteriore riduzione delle degenze, se mai possibile, potrebbe essere solo marginale, come dimostra la nostra degenza media inferiore alla media italiana dello -0,2%. Per quanto riguarda il numero di letti necessari, si tenga presente che in passato più volte la Pediatria ha avuto bisogno di ricoverare pazienti nei letti della chirurgia pediatrica perché i letti a sua disposizione erano già tutti occupati».













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