La Cisl «boccia» i partiti che siedono in consiglio provinciale

Mair e Buonerba: insoddisfacente la valutazione di fine legislatura, servono scelte coraggiose



Valutazione di fine legislatura definita «insoddisfacente» da parte della Cisl/Sgb in merito alla piattaforma di proposte che il sindacato presentò ai partiti che si candidavano ad entrare nel consiglio provinciale nel 2008.

Delle 15 liste presenti sulla scheda elettorale, 13 andarono nella sede del sindacato nel mese di settembre di quell’anno e con loro si discussero una serie di proposte su diversi argomenti: dalla tutela del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni alle politiche per la casa, dal welfare provinciale ed integrativo alla tutela sociale del lavoro.

«Nel complesso riteniamo insoddisfacente l'attenzione degli eletti in consiglio provinciale rispetto ai temi proposti e spesso condivisi nel 2008 prima delle elezioni. La fase espansiva delle risorse pubbliche era prevedibile che stesse volgendo al termine e conseguentemente era necessario che si iniziasse a selezionare la spesa pubblica in funzione dell'equità», affermano i segretari Tila Mair e Michele Buonerba.

«L'analisi fatta allora è più che mai attuale anche in ragione delle politiche di austerità imposte dall'Ue ma soprattutto in relazione all'invecchiamento della popolazione, al rischio di disoccupazione crescente ed alla recessione dalla quale si potrà uscire solo attraverso una rinnovata coesione sociale», ancora la Cisl.

«Il nostro è un sindacato interetnico a spiccata vocazione territoriale e proprio da questa nostra caratteristica avevamo tratto ispirazione per il confronto con chi si candidava ad entrare nell'assemblea legislativa provinciale. In parte ci siamo riusciti ma molto c'è ancora da fare. Sono passati 5 anni e il tempo a nostra disposizione per le scelte coraggiose è sempre meno. Auspichiamo che la nella prossima legislatura il dialogo sociale sul merito delle politiche pubbliche sia il metodo attraverso il quale governare il nostro territorio», chiudono Mair e Buonerba.













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