La Corte dei conti: no a controlli “domestici”

Il procuratore generale Nottola in visita a Bolzano boccia i tentativi della Provincia di assumere compiti che spettano alla giustizia contabile


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Il procuratore generale della Corte dei conti Salvatore Nottolo ieri in visita ufficiale a Bolzano ha bocciato senza appello ogni forma di autocontrollo “domestico” da parte della pubblica amministrazione che tenti in qualche misura di superare presenza e ruolo della locale Corte dei conti.

Tuttavia il giudizio del procuratore generale della magistratura contabile sulla situazione gestionale dei soldi pubblici in provincia è lusinghiero: «Il Trentino Alto Adige si può vantare di una sana amministrazione - ha sostenuto infatti Nottola - ed anche l’andamento statistico delle sentenza della sezione di Bolzano sta a dimostrare per un verso questa valutazione sostanzialmente positiva e per altro verso che non vi è un’azione di controllo eccessivamente pesante considerato che l’azione è stata rigorosa ma giusta: negli ultimi tre anni infatti sono stati celebrati 47 giudizi dei quali 24 conclusisi con provvedimenti di condanna e 15 con assoluzioni ed altri con pieni proscioglimenti».

Le valutazioni del procuratore generale della Corte hanno poi spaziato sul ruolo storico della giustizia amministrativa che si appresta a a festeggiare i suoi 150 anni di presenza nel Paese. «È un ruolo ed una funzione importantissima - ha sottolineato infatti - anche perché nei decenni è venuta adeguandosi alle nuove esigenze ed oggi abbiamo una struttura decentrata delle nostre sezioni sul territorio con un’aderenza piena di sensibilità e di conoscenza con le realtà amministrative locali. I controlli sono insomma vicini alle amministrazioni e la nostra attività si svolge sempre in forme di piena collaborazione positiva e costruttiva, mai in termini che possano essere in qualche misura vissuti come persecutori. Poi è chiaro che rispetto al nostro impegno a tutela del patrimonio e delle finanze pubbliche non vi sono dubbi che si tratti di una funzione che necessariamente deve essere terza ed autonoma e non possa quindi limitarsi alle azioni di autocontrollo interne all’amministrazione». Ha risposto così il procuratore Nottola alle sollecitazioni che gli arrivavano dalla stampa circa le spinte provinciali per superare ruolo e presenza stessa della Corte in Alto Adige. «Non voglio entrare in valutazioni specifiche o politiche oppure su scelte che evidentemente spettano esclusivamente al legislatore - ha poi ricordato - ma vorrei solo sottolineare che il nostro lavoro è alla fine sempre utile e necessario anche in una Provincia ben amministrata come quella di Bolzano. Anche perché avviene sempre nel massimo rispetto dell’ente controllato». «Poi - ha proseguito Nottola - non ci si può fermare alla sola azione della procura che è una delle componenti della nostra azione e che si coniuga poi nel dialettico rapporto fra gli accertamenti della procura e le valutazioni delle sezioni giurisdizionali; e talvolta può anche accadere che non siano in sintonia». Nottola insomma - che era affiancato dal procuratore regionale Robert Schülmers - ha ribadito l’imprescindibile importanza della funzione e della presenza della giustizia amministrativa sul territorio forte della sua piena indipendenza.

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